Dopo qualche giorno di riflessione mi sono deciso a scrivere questo post.
Mi sono posto mille volte la stessa domanda: ” l’uomo può essere così privo di sentimenti innanzi ad un bene materiale di così poco valore ma intrinseco di vita personale di un uomo che giace in un letto di ospedale..?!?”
Quell’uomo era mio padre.
Ricoverato all’ospedale San Luca di Vallo,
(4 piano reparto medicina prima stanza posto 3) tra i suoi effetti personali aveva un cellulare dal valore irrisorio sul suo comodino.. quel cellulare lui non poteva usarlo perché non aveva ne la forza né la voce ma era lì.. nella speranza che potesse chiamarci.
Mio padre, per le sue condizioni critiche, il giorno 21 luglio ê stato trasferito in ambulanza all’ospedale di Polla, in quei momenti non si è così lucidi da poter pensare a delle cose così futili, come il cellulare.
Mio padre era a Polla.
Il suo cellulare non è mai andato con lui.
Qualcuno ha avuto la bellissima idea di prenderlo SENZA PENSARE.
Pensare che quell’oggetto contenesse dati affettivi.
Pensare che forse un suo familiare avrebbe voluto conservare foto e momenti delle sua vita.
Pensare che forse un gesto così piccolo ma INQUALIFICABILE avrebbe potuto alimentare un dolore.
Non so se mai potrò riavere le sue foto.
Magari, per te che lo hai preso, guardando il contenuto del suo cellulare saranno solo foto di uno sconosciuto senza alcun valore..
Per me voglio dirti una solo cosa:
ERA MIO PADRE!
NON CHIEDO di riavere il cellulare o i soldi nella cover ma semplicemente la micro SD.
Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi.
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