A rischiare multe salate sono sia le persone che accedono a luoghi o eventi senza green pass quando è necessario, che i gestori delle attività, che vengono giudicati responsabili
Il decreto prevede infatti che “i titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a verificare che l’accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni”
Il decreto prevede multe che vanno da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia del cliente
Le sanzioni sono previste anche per la falsificazione del Green pass, sia per i documenti cartacei che per quelli digitali, ha poi precisato Palazzo Chigi
I controlli per verificare la validità e l’autenticità del Green Pass saranno effettuati, come stabilito sempre dal decreto, tramite la app VerificaC19, sviluppata dal Ministero della Salute attraverso Sogei
L’esercente attraverso l’app inquadrerà il QR code del cliente: se il Green Pass è valido comparirà una spunta verde, il nome e cognome della persona e la data di nascita. Il controllo verrà completato verificando con il documento di identità
L’app sarà quindi in grado di rilevare anche se il Green Pass non è valido, perché falso, o non ancora attivato, o scaduto, o ancora perché in quel momento non sono ancora passati 14 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino
Bisogna tenere inoltre presente che il Green pass può venire revocato. Qualora il Servizio sanitario dovesse comunicare alla piattaforma nazionale la positività al Covid-19 di una persona vaccinata o guarita dal virus, infatti, la piattaforma revocherà il Green pass