In collaborazione con Adnkronos. Un investimento da 16,5 milioni di euro per l’efficientamento della rete elettrica locale, adeguandola alle crescenti richieste di energia connesse all’ampio sviluppo residenziale e industriale dell’area. È quello che ha preso il via con la demolizione di un tratto dell’elettrodotto aereo Castelluccia – San Sebastiano nel quartiere di Ponticelli, a Napoli, che porterà, entro due settimane, all’abbattimento di 2 Km di linee aeree e 6 tralicci anche nei comuni di Cercola e San Sebastiano al Vesuvio.
La demolizione dei sostegni elettrici è resa possibile dal completamento di un nuovo elettrodotto in cavo interrato della lunghezza di circa 7 Km tra la stazione elettrica di Castelluccia e la cabina primaria di San Sebastiano.
“Questa demolizione è stata resa possibile grazie alla realizzazione di un nuovo elettrodotto in cavo XLPE, un cavo di nuova tecnologia che ha permesso un maggiore efficientamento dell’energia della zona e soprattutto ha migliorato di gran lunga la sicurezza del sistema elettrico”, spiega Antonio Limone, responsabile progettazione e realizzazione impianti della Direzione territoriale Centro Sud di Terna.
Un intervento che rientra nel più ampio progetto di riassetto della rete elettrica nell’area metropolitana di Napoli, previsto dal protocollo sottoscritto nel 2020 da Terna e Comune di Napoli, che renderà più efficiente e sostenibile il servizio di trasmissione dell’energia attraverso la sostituzione di vecchi cavi in olio fluido con altri di ultima generazione. L’accordo prevede, inoltre, la demolizione di 10 km di elettrodotti aerei a 60 kV nella città di Napoli che consentirà di liberare circa 25 ettari di territorio dall’impatto delle esistenti infrastrutture elettriche.
Terna, che a livello regionale gestisce circa 3.500 km di linee in alta e altissima tensione e 60 stazioni elettriche, nell’ambito del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, investirà in Campania oltre 1 miliardo di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale in funzione della transizione energetica di cui l’azienda è protagonista. Il piano di interventi previsto coinvolgerà oltre 350 imprese e 1.500 addetti alle lavorazioni.
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