La Confesercenti ha invece detto sì al Green pass perché, ha chiarito Esposito, “sembrava bastare come sacrificio necessario a garantire un contenimento dei contagi e per favorire la maggior sicurezza possibile per i turisti ed i viaggiatori, con una penalizzazione forte per i locali al chiuso, oggi queste nuove restrizioni potrebbero mettere in ginocchio centinaia di piccole attività commerciali che soltanto d’estate trovano occasione di lavoro, quello vero”.
“Siamo certi, prosegue il presidente Esposito, che queste misure non vengano poste in essere a cuor leggero, sono ormai consolidate le problematiche reali che molte categorie riscontrano ad ogni intervento normativo limitativo e proprio per questo chiediamo una agenda politica che si occupi del piano di sostegno per queste imprese alle quali non basteranno più i “pochi” spiccioli ma serviranno interventi poderosi per avviare in tempi migliori la vera ripartenza e la vera ripresa.
Sulla questione Green Pass speriamo davvero che nessuna impresa possa più chiudere e per quanto attiene agli aspetti della vigilanza, sul rispetto delle regole, garantiremo massima collaborazione da parte degli esercenti conclude il presidente Esposito, ma vogliamo che i controlli non siano un peso sulle spalle degli imprenditori, di chi ha già moltissime difficoltà nel lavorare e nel cercare di ripartire”.