Tra giugno e luglio, i Carabinieri del Nas hanno oscurato 95 siti web, collocati su server esteri, sui quali venivano promosse e offerte, anche in lingua italiana, varie tipologie di farmaci correlati anche all’emergenza pandemica da Covid-19.
Oltre ad una serie di medicinali recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, vendibili solo in farmacia, i militari hanno individuato l’offerta di prodotti contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego clinico o sperimentale in relazione all’infezione da Sars-Cov-2 come gli antivirali lopinavir/ritonavir, l’antibiotico azitromicina, gli antivirali remdesivir e ribavirin, gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina e l’antinfiammatorio colchicina.
Presenti anche annunci relativi al farmaco ospedaliero tocilizumab, utilizzato per la cura dell’artrite reumatoide grave per il quale l’Aifa, con nota del giugno 20211, ha disciplinato l’utilizzo nella cura di soggetti adulti ospedalizzati con Covid-19 grave e/o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica.
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