Da venerdì il certificato verde deve essere mostrato da tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni e sul sito dedicato del Governo viene spiegato come avviene la verifica della validità del documento
Sul sito viene chiarito che l’app applica le regole per verificare che la Certificazione sia valida e mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della Certificazione nonché il nome, cognome e data di nascita dell’intestatario della stessa
L’interessato, su richiesta del verificatore, esibisce un proprio documento d’identità in corso di validità ai fini della verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’App
Gli operatori che possono verificare la Certificazione sono i pubblici ufficiali, il personale addetto ai servizi di controllo della attività d’intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, i soggetti titolari di strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso del green pass, il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali nei quali si svolgono eventi e attività con obbligo di certificazione verde, i gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie
Sono esentati dall’obbligo di green pass coloro che hanno idonea certificazione medica, mentre in zona bianca è valida la certificazione verde ottenuta dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino con validità di 9 mesi. Nelle zone gialla, arancione e rossa il green pass è valido per accedere a tutti i servizi e le attività consentiti e alle condizioni previste per le singole zone
La certificazione verde Covid-19 serve per svolgere attività sportiva al chiuso in palestre, piscine, circoli sportivi e centri benessere; negli stadi e nei palazzetti dello sport, sempre restando i limiti di capienza stabiliti in base al colore della zona
Il green pass serve anche per sedersi ai tavoli al chiuso di ristoranti, bar, pub, pasticcerie e gelaterie in zona bianca. Non è necessario per i tavoli all’aperto o per le consumazioni al bancone. Il decreto prevede l’ingresso con il green pass “nelle zone gialla, arancione e rossa, laddove sia consentito e alle condizioni previste per le singole zone”
Obbligo di certificazione anche per numerose attività come spettacoli aperti al pubblico, musei, mostre, sagre, fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
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