A spiegare le nuove regole è il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm a Palazzo Chigi. “Per quanto riguarda la scuola, siamo già a livelli altissimi di vaccinazioni”, premette il ministro, spiegando che “il mondo della scuola è quello che ha reagito di più e più prontamente all’appello alla vaccinazione: il nostro personale è, su base nazionale, oltre l’86%” vaccinato. “Con il commissario Figliuolo stiamo rivedendo i numeri di quelle Regioni che sembrano più bassi, ma stimiamo di essere intorno al 90%”, aggiunge.
“Abbiamo previsto il green pass, ma non l’obbligatorietà della vaccinazione”, precisa Bianchi. “Per chi non si vuole vaccinare vi è l’invito a fare il tampone, se poi non si dovesse fare è considerata l’assenza ingiustificata e dal quinto giorno il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovute retribuzioni. Non si procede alla fine del rapporto di lavoro -aggiunge-, parliamo di una sospensione, è un argomento cautelativo che ha al centro la sicurezza di tutte le persone”