Ieri, a pranzo, nemmeno un cliente. A cena, una trentina di persone, meno della metà della media abituale”. Nel ricevere le telefonate dei potenziali clienti la trattoria Nannì – con sede in via Tommaso Senise, a pochi passi da via Toledo – ricorda che per accedere è necessario il Green pass, e già nel ricevere questa informazione sono venute meno una quindicina di prenotazioni. Ieri, spiega Gino, “siamo anche stati costretti a rimandare indietro dei clienti che non avevano il pass. Alcuni ci hanno mostrato l’sms di convocazione per il vaccino, che però non è un titolo valido”. In serata la polizia municipale si è recata nel locale, verificando che tutti gli avventori fossero in possesso della certificazione.
“Il Green pass va bene se è uno strumento, come speriamo e vogliamo credere, che ci permetterà di non subire ulteriori chiusure. Ma – aggiunge De Pompeis – non comprendiamo la discriminazione tra posti chiusi e all’aperto, che crea di fatto una ingiusta disparità. I locali all’aperto possono essere a rischio contagio, se non c’è distanziamento o se i clienti non indossano correttamente la mascherina quando attraversano le aree al chiuso. Il Governo dovrebbe estendere l’obbligo del Green pass anche a quei locali, per tutelare davvero in modo efficace la salute collettiva. In questo modo invece passa un messaggio negativo, come se i locali al chiuso che rispettano totalmente le regole fossero meno sicuri di altri”. Si attendono ora le presenze del sabato sera, vero banco di prova per capire se l’effetto Green pass continuerà a incidere pesantemente sulla ristorazione al chiuso. (ANSA).
Green pass e trattorie con posti al chiuso in Campania, ieri brusco calo presenze
Brusco calo di presenze nel primo giorno del Green pass per la Trattoria Nannì, ristorante napoletano che, come tantissimi altri locali, non dispone di posti all’aperto. Gino De Pompeis, figlio dello chef e responsabile del servizio ai tavoli, scuote il capo con preoccupazione: “Napoli è piena di turisti e fino a giovedì abbiamo lavorato con numeri significativi.
7 Commenti
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Ma dai…non lo avrei mai detto ? . Credevo che con quel demente di Conte avessimo superato ogni limite del ridicolo coi Dpcm che si sono rivelati carta straccia alle prime sentenze della magistratura. Con Draghi siamo andati oltre. Il tempo del primo ricorso e la magistratura boccerà anche questa follia anticostituzionale, discriminatoria e fascista
Finché non chiedono l’elemosina, va tutto bene
fate un titolone e poi si tratta di UNA SOLA trattoria?!? vergognatevi!!
Ma nun ci scassare Green pass senza si è senza ma
Questa sera ci sarà un crollo nei ristoranti…. Mancherà la folla oceanica dei no Green Pass scesi in piazza ???
Credo che gli imprenditori del settore a delucalandia meritano questo,e non lo scrivo per cattiveria (dote del museruolato-waccinati).
Quando c’è stato il momento di scendere in piazza per far vedere che il green pass era un abuso non accettabile, i sudditi di delucalandia non sono stati presenti, dimostrando così che erano ben lieti di introdurre questo pass.
Quindi?
Io sono d’accordo con la divisione del popolo : babbeoti museruolati sottomessi e lobotomizzati oltre che waccinati da una parte e dall’altra le persone normali e sane.
Locali e luoghi per i waccinati e divieto di incontro tra le due categorie, per un periodo di tempo prestabilito.
Dopo tirare le somme, mostrare i risultati e dati e NUMERI REALI di contagi e morti delle due categorie.
Buona fortuna
Povero ristoratore che voleva aprire e poi voleva anche l’esenzione per i posti all’aperto, adesso si chiede come mai chi ha i posti all’aperto non deve mostrare il green pass.
CHIUDETE. FALLITE. MORITE. NON CE NE PUO’ FREGARE DI MENO.