Così, i contagiati dall’ex mutazione indiana risultano essere numerosi e senza alcuna distinzione in termini d’età, ma va precisato che, per effetto dei buoni risultati ottenuti con la campagna vaccinale, in particolare dalla primavera in avanti, i ricoveri ospedalieri non hanno ancora superato il livello di guardia. Tuttavia, non mancano le “bravate” che rischiano di costare caro, come le feste illegali con mille ragazzi in discoteca a Rimini e gli assembramenti all’interno dei locali notturni in Salento.
Ad esempio, proprio sull’Adriatico e in Romagna, non sono stati segnalati focolai, bensì un notevole incremento di casi positivi (talvolta anche di 100 unità al giorno). Nella sopra menzionata città di Rimini, la polizia locale ha interrotto una festa clandestina che coinvolgeva mille giovani all’interno di una discoteca, che non avrebbe dovuto neppure aprire i propri battenti in base alle regole vigenti in Italia. Risultato? Locale chiuso, titolare denunciato e possibile cluster innescato.
La situazione non osserva miglioramenti neppure in altre aree geografiche del Belpaese: in Salento, spiega “Il Messaggero”, sono pervenute numerose segnalazioni di contagi, a cominciare da 7 ragazze provenienti dalla Capitale e da Padova (alcune delle quali vaccinate con Johnson&Johnson, ndr) e risultate positive al Coronavirus dopo una serata trascorsa presso un locale. Nel Lazio risultano invece focolai in due campeggi, ubicati rispettivamente a Fondi e a Nettuno. Situazione analoga in Umbria, al camping di Piediluco (Terni, 16 casi confermati e nuovi arrivi vietati con un’ordinanza del sindaco). Problemi anche in Sicilia e in Sardegna, dove l’incidenza è cresciuta a dismisura a seguito dell’”invasione” turistica. Non fa eccezione, in tal senso, neppure la Valle d’Aosta: dopo un viaggio parrocchiale a cui hanno preso parte circa 40 minorenni, al ritorno a casa 16 di essi hanno scoperto di avere contratto il virus, con all’incirca 100 familiari costretti a osservare il periodo di quarantena.
Ma anche in Campania la situazione non è delle più rosee. Si contano a decine le feste illegali, con lidi e discoteche che partono con le prenotazioni ai tavoli ma poi centinaia di persone, per lo più giovani si ritrovano a ballare uno accanto all’altro senza ombra di mascherina.