“Se il problema dell’industria conserviera è il trasporto – ha dichiarato il direttore Loffreda – siamo pronti a mobilitare i trattori delle aree interne per agevolare il carico e la consegna presso gli stabilimenti di trasformazione, evitando di innescare così tensioni sul mercato tra Campania e Puglia.”
Alla luce del rischio di lasciare il prodotto a terra, facendo crollare i prezzi, l’assessore Caputo ha manifestato la volontà di prevedere dei risarcimenti. A tale proposito, nel suo intervento il direttore regionale di Coldiretti ha proposto di raccogliere una scheda con la dichiarazione del danno presunto, corredato da documentazione fotografica e fascicolo aziendale, indicando il contratto in essere con l’agroindustria per il ritiro.
In questo modo – ha sottolineato Loffreda – avremo contezza della reale entità del danno e dello stato dei rapporti tra agricoltori e filiera industriale. Il tavolo regionale, a cui erano presenti anche i rappresentanti degli opifici agroalimentari, ha accolto la proposta. Coldiretti Campania ha già attivato i suoi uffici territoriali per supportare gli agricoltori nella compilazione della domanda.
“Occorre andare alla radice del problema – ha concluso Loffreda – altrimenti non riusciremo a capire chi sta giocando sulla pelle degli agricoltori, puntando a speculare o sul trasporto o sul crollo dei prezzi.”
Al danno si aggiunge la beffa – denuncia infine Coldiretti Campania – visto che in alcuni Comuni dove i camion sono in fila per entrare nelle industrie conserviere, la polizia urbana sta cominciando a elevare multe per la sosta e per la polvere sollevata. Un atteggiamento di scarsa collaborazione – conclude Coldiretti Campania – da parte di Enti locali che aggravano le difficoltà economiche di un settore che offre lavoro e reddito.