Per quanto riguarda la terza dose, “si dovrebbe fare quello che si sarebbe dovuto fare da tempo se non ci si fosse impastoiati in una visione piuttosto burocratica del problema: la misurazione degli anticorpi” ha detto a Sky Tg24, aggiungendo: “A nove mesi o a un anno dalla vaccinazione andrebbe comunque capito se chi si e’ vaccinato ha ancora una risposta oppure no. Altrimenti non se ne esce, anche perche’ tra breve tutto il personale sanitario italiano e’ posto davanti al problema se fare o no la terza dose alla cieca, visto che i risultati disponibili sono modesti e l’utilità è tutta da discutere”.
Sul Green pass, invece ha spiegato che “è importantissimo averlo, perché per averlo bisogna aver fatto delle cose che sono in questo momento assolutamente utili, necessarie, indispensabili per cercare di contenere questa epidemia”.
“E’ un po’ come il limite di velocità imposto in determinate strade con la dichiarazione che potranno essere eseguiti i controlli e potrà essere rilevato l’eccesso di velocità con la dovuta multa, più o meno è la stessa cosa: sappiamo che non accade spesso ma sappiamo che può accadere. Sappiamo che si deve avere questo tipo di documento, probabilmente non sarà possibile applicare un controllo se non a campione, come si fa per l’eccesso di velocità, però in ogni caso il Green pass è importantissimo averlo” ha spiegato a Skytg24 Galli