“Fatti salvi i guariti – dice Galli -, i problemi di salute per cui sono giustificabili sono pochi: reazioni alla prima dose, immunodepressione tale da rendere inutile la vaccinazione, ma per esempio cardiopatici, tumorati o persone con altre fragilità hanno un vantaggio maggiore a vaccinarsi che a restare scoperti. Questo vale di più per gli insegnanti, che sono ad alto rischio perché a contatto con i giovani”.
Relativamente all’autunno, Galli non ha certezze: “I numeri attuali non tengono conto del sommerso. Ora si contagiano soprattutto i giovani e i non vaccinati. È un momento dell’anno in cui si viaggia e solo una minoranza degli infettati viene accertata. A settembre si faranno i conti e temo che alcuni ospedali dovranno lavorare parecchio”.