Le infezioni da Coronavirus nei più giovani, spiegano gli studiosi, non vengono per lo più rilevate e i ragazzi potrebbero essere veicoli di trasmissione per i meno giovani.
“Quando le persone leggono i numeri della pandemia – spiega David Fisman dell’università di Toronto – qualche volta dimentichiamo che il numero di casi che registriamo dipende dal numero di test che facciamo. E la quantità di test è diversa tra le varie fasce di età”.