Lo ribadisce Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, in un’intervista a ‘Il Mattino’.
“L’Italia non ha un sistema integrato di sorveglianza e tracciamento nazionale. Utilizziamo protocolli vecchi: a fronte di un infetto, vengono fatti i test ai familiari.
A Singapore c’è stato un cluster importante in un aeroporto: per bloccarlo hanno fatto in pochi giorni quasi 300mila tamponi. Da noi il sabato e la domenica i tamponi diminuiscono anche del 60 per cento. C’è poco da aggiungere”, dice Crisanti.