Ma come è possibile? I dati della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità sarebbero diversi da quelli a disposizione di Agenas, ossia l’agenzia ministeriale che si occupa di monitorare i sistemi sanitari.
In base ai dati Agenas, già nella giornata di martedì la Sicilia aveva raggiunto i parametri per il trasferimento in zona Gialla. Il tasso di occupazione delle terapie intensiva aveva superato la soglia del 10%, mentre il tasso di occupazione dei posti letto in area medica aveva raggiunto il 17% sforando il tetto del 15%.
Ricordiamo che per il passaggio in zona Gialla, oltre all’incidenza, devono essere superiori ai parametri entrambi i dati sui ricoveri, quindi sia il tasso di occupazione di posti letto in area medica che il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva.
In particolare, per il passaggio dalla zona Bianca alla zona Gialla si devono verificare le seguenti condizioni: “l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento”.
In base ai dati che sarebbero in mano alla cabina di regia, la Sicilia sarebbe in bilico ma ancora con numeri che consentirebbero la permanenza in zona Bianca.
Nelle prossime ore si dovranno chiarire due punti: il primo è ovviamente il colore della Regione Sicilia per la prossima settimana, il secondo è il motivo per il quale i dati dell’Istituto Superiore di Sanità siano differenti da quelli forniti da una agenzia ministeriale.
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