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Covid: colori delle Regioni, ‘colpo di scena’ da lunedì

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In attesa della conferma che arriverà solo con la pubblicazione dei dati del monitoraggio Iss, si profila o meglio si ipotizza un clamoroso colpo di scena per quanto riguarda i colori delle regioni da lunedì 23 agosto. La Sicilia, che sembrava destinata a passare in zona Gialla per i dati sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva, potrebbe rimanere in zona Bianca.

Ma come è possibile? I dati della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità sarebbero diversi da quelli a disposizione di Agenas, ossia l’agenzia ministeriale che si occupa di monitorare i sistemi sanitari.

In base ai dati Agenas, già nella giornata di martedì la Sicilia aveva raggiunto i parametri per il trasferimento in zona Gialla. Il tasso di occupazione delle terapie intensiva aveva superato la soglia del 10%, mentre il tasso di occupazione dei posti letto in area medica aveva raggiunto il 17% sforando il tetto del 15%.

Ricordiamo che per il passaggio in zona Gialla, oltre all’incidenza, devono essere superiori ai parametri entrambi i dati sui ricoveri, quindi sia il tasso di occupazione di posti letto in area medica che il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva.

In particolare, per il passaggio dalla zona Bianca alla zona Gialla si devono verificare le seguenti condizioni: “l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento”.

In base ai dati che sarebbero in mano alla cabina di regia, la Sicilia sarebbe in bilico ma ancora con numeri che consentirebbero la permanenza in zona Bianca.

Nelle prossime ore si dovranno chiarire due punti: il primo è ovviamente il colore della Regione Sicilia per la prossima settimana, il secondo è il motivo per il quale i dati dell’Istituto Superiore di Sanità siano differenti da quelli forniti da una agenzia ministeriale.

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