Il bonus, oltre ad essere riservato a chi ha redditi da lavoro dipendente, spetta anche a chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, sia privati che pubblici
Spetta inoltre ai percettori di indennità Inps, come lavoratori in cassa integrazione, disoccupati in regime di indennità Naspi e lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio
Come nei mesi scorsi, la data da segnare sul calendario è il 23 agosto, giorno a partire dal quale il beneficio verrà corrisposto
Chi ha un lavoro dipendente vedrà inserito il bonus nella propria busta paga, chi invece ha una Naspi o la cassa integrazione vedrà sommarsi la quota che gli spetta
Il valore del contributo è calcolato in maniera proporzionale, sulla base del reddito lordo percepito. L’importo, inoltre, diminuisce al crescere del reddito. Per i redditi inferiori a 28.000 euro, il beneficio è di 100 euro
Per redditi superiori a 28mila euro, il bonus decresce con l’aumentare del reddito del lavoratore: se il reddito compreso tra 28.000 e 35.000 euro lordi all’anno, il bonus è di 80 euro al mese, la stessa cifra del Bonus Renzi
Dopo i 35.000 euro di reddito annuale lordo, il bonus Irpef scende ancora, fino ad azzerarsi quando si supera la soglia dei redditi superiori a 40.000 euro
Il bonus sarà erogato automaticamente a chi ne ha diritto. L’importo del beneficio Irpef non concorre alla formazione del reddito
Il bonus Irpef viene erogato mensilmente e non può superare i 1.200 euro all’anno. Il bonus potrebbe essere soggetto all’obbligo della restituzione se il lavoratore, con la dichiarazione dei redditi, debba fare il conguaglio dei redditi proventi dal lavoro dipendente con redditi di altro tipo