A dirlo, a sorpresa, è stato l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Andrea Bellandi, al termine delle celebrazioni per l’alzata del panno di San Matteo, tenutesi ieri nel quadriportico del Duomo ad un mese dalla festa del Santo Patrono. Lo scrive Le Cronache in un articolo a firma di Monica De Santis
Monsignor Bellandi ha detto che in accordo con le autorità civili e di sicurezza pubblica, viste le restrizioni Covid, si sta verificando la possibilità che la Messa solenne in onore del Santo Patrono sia celebrata all’aperto in una grande piazza della città, che consenta a più fedeli la partecipazione, nel rispetto delle norme di sicurezza. E per grande piazza tutti hanno ipotizzato subito che si possa trattare di Piazza della Libertà.
“Non abbiamo ancora deciso, dobbiamo ancora fare diverse valutazioni, sicuramente sarà una piazza non distante dalla Cattedrale”, dice l’assessore e vice sindaco De Maio, al termine delle celebrazioni alla quale ha partecipato in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Salerno.
Oltre a De Maio presenti ieri anche l’onorevole e assessore alla pubblica istruzione Eva Avossa, l’assessore alla cultura Antonia Willburger e in rappresentanza della Provincia di Salerno, la consigliera Paky Memoli e i comandanti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri e un rappresentante della Polizia di Stato.
Tanti i fedeli che hanno preso parte alla Santa Messa celebrata da don Michele Pecoraro e tantissimi quelli che hanno assistito all’alzata del panno e alla benedizione da parte di Monsignor Bellandi.
Le Cronache
È pur di non cercare il responsabile attuale e ben vivo che si gode le centinaia di milioni sulle tasse e i beni dei Salernitani di adesso, dello scempio di Salerno torna a parlare della miriade di responsabili, penso ormai morti, che nel loro piccolo hanno fatto individualmente poco o molto messi insieme contro i salernitani di allora ormai morti, ma mai niente di paragonabile al Crescente ed al ventennio abbondante delukista.
Mi chiedo perchè si è fermato al dopoguerra, durante la guerra scempi ben più pesanti furono compiuti dai bombardieri alleati e dalle navi con i cannoni.
X anonimo 1
Mi chiedo come faccia lei a rispondere a miei post non pubblicati ma censurati citando perfino parti di testo.
Si è confuso ed ha risposto ai pot che mi ha censurato?
Perciò riesce ad avere sempre l’ultima risposta nella pagina?9
Dunque io avrei il potere di conoscere e riprodurre anche scritti inediti o censurati e non dati alle stampe. Mi tolga la curiosità è mi dica dove e quando ne ho fatto uso. Non mi lasci nel dubbio e sciolga questo arcano mistero che finirebbe per perseguitarmi.
Ultima annotazione: qual è la pagina?9 dove sono riuscito ad avere l’ultima parola?
Sta dicendo sul serio o è un inutile gioco a rimpiattino ??
L’Anonimo 25/08 at 11:53 non prova a rientrare nel tema del blog, nato per le celebrazioni di S.Matteo, e preferisce riferirsi ancora a chi celebra il Crescent (pochi) e a coloro (tanti) che lo affossano rovinosamente, fino a chiederne l’abbattimento.
Non che voglia giustificarne l’esistenza, ma si possono citare parecchi casi di ristrutturazioni urbanistiche assimilabili, sfatando così l’opinione che esso sia una odiosa e odiata mosca bianca nel settore.
Mi limito a Roma, per ricordare:
1) quanto avvenuto per costruire Via della Conciliazione a scapito di una quota parte del quartiere Borgo Pio, così chiamato dal nome del Papa Pio IV che alla fine del ‘600 volle edificarlo nei dintorni della Basilica di San Pietro;
2) la realizzazione del Monumento del Milite Ignoto e dell’antistante Piazza Venezia. Il primo, nato come Vittoriano in onore del Re Vittorio Emanuele II e poi adibito a Sacrario della Repubblica; la seconda, come necessario ampliamento per dare la dovuta solennità al luogo.
Entrambi gli interventi realizzati in un’area importante nei pressi del Campidoglio e ottenuti con eliminazione di edifici ad uso pubblico o abitativo;
3) nuovo Museo dell’Ara Pacis, opera recente dell’arch. americano Richard Maier, situato fra il lungotevere sponda sn e il Mausoleo di Augusto Imperatore sull’omonima piazza. Questa già a suo tempo fu ampiamente allargata è circondata da edifici moderni e importanti. Il nuovo Museo si è sovrapposto alla vecchia Teca dell’Ara Pacis dell’arch. Morpurgo, tuttavia con una mole notevolmente moltiplicata.
E qui nasce un confronto con il Crescent, fatti ovviamente i dovuti distinguo.
A parte gli aspetti estetici, il Museo ora ostruisce la vista verso il Tevere e i vicini platani di alto fusto, ha coperto la visuale del Mausoleo, con un alto, spesso e lungo muro esterno, copre quasi interamente le facciate della adiacente chiesa di S.Rocco e di quella vicina.
Cioè cose che richiamano quelle che vengono addebitate come vittime della sopraffazione di visuale determinate dal Crescent.
Eppure Roma Capitale non ha reclamato tanto per tali e tante “inadempienze”.
Si dirà: ma Roma è da sempre una grande Capitale abitata da abitanti di una certa levatura, che ha saputo comprendere i futuri benefici avrebbero prodotto a seguire, con con il sacrificio richiesti ad altri settori e componenti della società pro-tempore.
Salerno invece, nonostante la Famosa Scuola Medica e il glorioso Principato, ha svolto un ruolo di Capitale della Repubblica solo per pochi mesi, da febbraio a luglio del 1944. Forse un periodo insufficiente per far sviluppare idee, mentalità e modi di capire novità e esigenze di cambiamenti, sempre connaturati alla natura dell’uomo votato al progresso.
Ma quanto tempo occorrerà per raggiungere una accettabile sprovincializzazione?
Si può confidare nelle moderne tecnologie e negli aggiornati metodi di apprendimento, perché il processo avvenga non oggi, nemmeno domani, ma almeno dopodomani?
X Anonimo 1 25 Agosto 2021 at 23:46
Paragone assurdo lei paragona quel che è successo a Roma che ha il suo senso, con un semplice babbà cementizia di un megacondominio privato su demanio spiaggia e beni pubblici fatto a solo vantaggio di un privato ed a danno di beni e tasse dei cittadini salernitani e pagato con beni demanio fiume istituto nautico parcheggio pubblico danno ad imprenditori e cittadini per un parcheggio chiuso per 10 anni ed espropri abbattimenti risarcimenti e tetto piazza del condominio privato per rivalutargli ulteriormente a spese dei cittadini. Per il quale il privato ai cittadini non ha pagato neanche zero euro pur guadagnandoci centinaia di milioni..
X Anonimo 1 25 Agosto 2021 at 23:46
Ci sta dicendo che
Comunque lei insiste con il dirci che è esteticamente bello sprovincializzante ed progressista derubare i cittadini di salerno per il semplice gusto di arricchirsi personalmente.
E noi derubati dobbiamo gioire per questo se non siamo cafoni provincialotti?
Perchè continua ad offendere noi salernitani passandoci per degli indigeni con l’anello al naso al quale far ammirare bigiotteria volgare firmata dicendoci che è un gioiello, dopo averci maltolto in cambio lunico enorme diamante grezzo da nobilitare per guadagnarci una enorme cifra?
Non riesco a vedere i paragoni
“1) quanto avvenuto per costruire Via della Conciliazione a scapito di una quota parte del quartiere Borgo Pio, così chiamato dal nome del Papa Pio IV che alla fine del ‘600 volle edificarlo nei dintorni della Basilica di San Pietro;”
Non mi sembra che lo abbiano abbattuto a spese pubbliche per regalare lo spazio ad imprenditore per una megacolata di appartamenti privati per arricchirlo e coprire la visuale, ma al contrario per avere uno spazio aperto ed una bella prospettiva. Dove sarebbe il paragone?
“2) la realizzazione del Monumento del Milite Ignoto e dell’antistante Piazza Venezia. Il primo, nato come Vittoriano in onore del Re Vittorio Emanuele II e poi adibito a Sacrario della Repubblica; la seconda, come necessario ampliamento per dare la dovuta solennità al luogo.
Entrambi gli interventi realizzati in un’area importante nei pressi del Campidoglio e ottenuti con eliminazione di edifici ad uso pubblico o abitativo;”
È dove sarebbe il paragone? Mica il Monumento del Milite Ignoto è una megacolata speculativa privata di alloggi ecc. privati fatta a spese dei beni e con tasse dei cittadini.
“3) nuovo Museo dell’Ara Pacis, opera recente dell’arch. americano Richard Maier, situato fra il lungotevere sponda sn e il Mausoleo di Augusto Imperatore sull’omonima piazza. Questa già a suo tempo fu ampiamente allargata è circondata da edifici moderni e importanti. Il nuovo Museo si è sovrapposto alla vecchia Teca dell’Ara Pacis dell’arch. Morpurgo, tuttavia con una mole notevolmente moltiplicata….”
Ancora dove sarebbe il paragone ?Non mi risulta che abbiano abbattuto o ricostruito od ampliato il preesistente a spese pubbliche per regalare lo spazio ad imprenditore per una megacolata di appartamenti ecc. privati per arricchirlo e coprire la visuale alle costiere.
“Eppure Roma Capitale non ha reclamato tanto per tali e tante “inadempienze”.”
Vorrei pure vedere che si lamentassero se le che le tasse di tutti gli italianin vengono usate per abbellire Roma.
Ed anche qui non vedo il paragone con Salerno dove i migliori beni e la maggioranza di anni di tasse dei cittadini salernitani sono stati usati per arricchire un privato ed abbruttire la visuale ad esclusivo interesse del privato stesso.
Lo stesso fatto che lei osi proporci dei paragoni fra cose diverse addirittura fattispecie opposte è scandaloso, denota il fatto che ci abbia preso per indigeni con l’anello al naso, o ci prende per cretini o semplicemente è in pura malafede.
Continua da bravo delukista a proporci il primato dell’interesse del privato di cui sull’interesse pubblico.
Le ho dato anche altre risposte, ma sono state censurate a suo favore.
Per Anonimo 25/08 at 12:10
Da quale dei miei interventi su questo blog ha ricavato la mia capacità di rispondere a post non pubblicati ma censurati citando persino parti di testi e avrei risposto anche a post censurati?
Attendo risposta precisa e non vaga.
Vengo agli altri interlocutori
Vedo ricomposta la muta di levrieri (nobile razza di cani) ancora a caccia della volpe, in poco più di mezz’ora.
L’accusa che io considererei i salernitani con l’anello al naso non regge:
Includerei me stesso!!
Dite che non sono proponibili i paragoni fra Crescent e tre importanti interventi urbanistici eseguiti a Roma in epoche diverse.
Ebbene, darò qualche altro motivo per cui i fatti citati, se non vogliamo “paragonarli”, non sfuggono tuttavia ad una innegabile assimilazione, specie per quanto riguarda l’uso autorizzato di suoli e concessioni varie, le espropriazioni dei terreni, le alienazioni o abbattimenti di fabbricati, i trasferimenti di attività pubbliche/private o di esercizi commerciali.
Rispetto a quanto potesse valere l’ex comprensorio di S.Teresa – di cui ignoro la reale entità causa mancata rivelazione di dati esaurienti da parte di chi di dovere – nella medesima ottica non erano certo da meno le aree in questione.
Ed erano di certo appartenute al pubblico demanio o istituzioni similari, e sottoposte a vincoli, leggi, regolamenti di quelle epiche.Gli oneri per le varianti di destinazione non potevano che ricadere anche sui cittadini, in relazione alle loro capacità contributive e ai regimi di tassazione vigenti.
Dovremmo invece credere che Crescent e Piazza della Libertà siano da collocare in una categoria diversa?
Ma non è dato sapere (cosa utile per tutti e non per soli pochi) da quali atti ufficiali risulterebbe che il sedime demaniale su cui essi poggiano è stato donato allo straniero ingordo e rapinatore; con quali calcoli, attinenti al valore della vecchia area, sono state determinate le cifre indicate come riversate su ignari cittadini; perché ci sarebbe connivenza fra pubblico e privato; perché, una volta a regime, tutto il complesso non arrecherebbe benefici e opportunità a tante persone, ma solo e sempre ad una odiata cricca di stranieri e affini.
Erano dunque questi i motivi per cui un suolo demaniale in riva al mare non poteva diventare sede da destinare ad usi pubblici e privati? O forse sto dimenticando che un ruolo vitale lo ricopriva anche un fiumiciattolo, privato con dolo del suo libero fluire verso il mare?
Chi si sente derubato dell’unico diamante greggio in cambio di una “volgare bigiotteria” si guardi in giro, o si consulti con qualche esperto, per imparare quanti e quali gioielli preziosi possedeva Salerno, e tuttora possiede, da annoverare nella categoria dei beni derubati, dimenticati, lasciati al degrado, distrutti, cancellati dalla memoria storica.
Magari, fossero divenuti un volgare oggetto di bigiotteria, quale ritenete, con ripetuta supponenza, che sia l’edificio
di Bofil.
Vengo ora ai dettagli di Anonimo 26:08 at 11:33
## Si deve ritenere che se Borgo Pio non fu parzialmente abbattuto a spese pubbliche, sarà forse stato lo IOR ??
L’attuale strada che porta a San Pietro nacque per sancire l’avvenuta riconciliazione fra Vaticano e Regno d’Italia. Il finanziamento avvenne con prelievi dalle casse di entrambi gli Stati e provenivano da rimesse pubbliche, non certo da ricche miniere private di ori e argenti.
Su entrambi i lati della strada furono costruiti edifici imponenti, destinati ad usi diversi. Ci sono ancora, li osservi se le capita.
Non dubito della bella, spaziosa visuale prospettica verso la Cupola e verso il Tevere.
Senza intenti di far paragoni, anche da Piazza della Libertà tutti avranno una ampia visione del panorama marino antistante (che tanto manca ai romani !!), delle bianche vele che solcano il mare, delle due costiere spesso visibili nitidamente e, non ultimo, del Crescent (per chi non lo odia) e dei suoi portici.
Non è il caso di stabilire primati: c’è chi ama … il mare e chi … i monti.
## Non sono abbagliato al punto di non riconoscere lo stile architettonico, le funzioni e chi abitualmente frequenta a Salerno il Crescent/Piazza della Libertà e chi a Roma il Vittoriano/Altare della Patria/Piazza Venezia. Il mio quindi era un abbinamento, non so se interpretato male per incompleta esposizione oppure per mancata comprensione del testo, ed era anche un esempio che le aree demaniali non sono tabù intoccabili. Possono essere impiegati anche per finalità di innovazioni urbanistiche. In simili occasioni si può anche comprendere il permanere di sentimenti nostalgici verso il passato, ma non la demonizzazione del nuovo, specie se ripetuta e non super partes.
## Immagino che, dal suo punto di vista, neanche siano paragonabili la progettazione del Crescent (arch. spagnolo Bofil) e quella del nuovo Museo dell’Ara Pacis (arch. americano Meier).
Il compenso dello spagnolo con soldi pubblici è deprecabile. Quello dell’americano no, benché ugualmente a carico di tutti. E se non è così, chi lo ha pagato?
Anche sulla Piazza Augusto Imperatore ci sono portici con locali adibiti a ristoranti, ecc. (forse non paragonabili con quelli del Crescent perché a sviluppo rettilineo anziché semicircolare ??).
Per Anonimo 1 27 Agosto 2021 at 19:44
E continua a dirci che
Comunque lei insiste con il dirci che è esteticamente bello sprovincializzante ed progressista derubare i cittadini di salerno per il semplice gusto di arricchirsi personalmente.
E noi derubati dobbiamo gioire per questo se non siamo cafoni provincialotti?
Ma ci aggiunge anche che è interesse pubblico arricchire il privato con beni pubblici ed nostre tasse.
Perchè continua ad offendere noi salernitani passandoci per degli indigeni con l’anello al naso al quale far ammirare bigiotteria volgare firmata dicendoci che è un gioiello, dopo averci maltolto in cambio lunico enorme diamante grezzo da nobilitare per guadagnarci una enorme cifra?
@ Anonimo 1 27 Agosto 2021 at 19:44
Da come ci ammannisce le sue argomentazioni farlocche per beoti, richiamandosi a non paragonabili opera pubbliche ad interesse pubblico, si può ricavare la certezza che abbia passato la sua vita nel settore ad arricchirsi su tasse degli altri ed beni pubblici.
X Anonimo 1 27 Agosto 2021 at 19:44
Ma proprio argomenti un po’ meno ridicoli od almeno un po’ più attinenti che le opere del ventennio fascista o della regno savoiardo ecc.no?
Non ne ha?
Ma se lei, visto che difende da mesi professionalmente, presumo pagato bene, e con i suoi studi, non riesce a trovare argomenti validi a difesa della operazione Crescent, ormai è certificato che si è trattato di uno scempio e basta a danno dei Salernitani ed a vantaggio di un privato.
Del resto io sono semplicemente un cittadino scandalizzato dall’uso fatto dei suoi beni e delle sue tasse e di questo parlo, nessuno avrebbe un interesse a pagarmi per ciò.
Invece uno che difenda così il lucrare di un privato che non è lui o non ha altra professione da svolgere in tutto questo tempo dedicato, o più probabilmente è questo il suo lavoro, non se la prenda, sta lavorando bene nel manfrinare a vacante, considerando l’indifendibilità della cosa.
Ecco cosa mi viene di scrivere.
Trascuro gli altri, ma l’unico dei vostri commenti che mi ha colpito per liquidare come non pertinenti i miei esempi, è stato che sono opere del periodo fascista/sabaudo, cioè di anni poco amati da tanta gente, me compreso.
È solo ideologia, meglio evitare.
Ora fate capire che volete qualcosa di più attinente. Ci provo, c’entra purtroppo anche l’ideologia, ma la propongo solo per il profilo delle trasformazioni urbanistiche.
Voliamo per alcune ore e atterriamo a Pechino. Una selva di grattacieli (non dei nanetti come quelli nostri!) attira la nostra attenzione, sia in centro che in periferia. Sono il risultato di grandi trasformazioni delle aree urbane, con esigenze che hanno imposto sgomberi e abbattimenti di edifici adibiti ad esercizi commerciali e ad abitazioni spesso modeste.
(È nota la vicenda della nonnina che invano tentò di restare dove era vissuta per tutta la vita).
Su chi, se non indirettamente sui cittadini, ricaddero e ricadono buona parte degli oneri per queste trasformazioni ??
Ma le “Chiancarelle di Pechino” valevano meno di S.Teresa e dintorni, quindi il loro peso era più sopportabile.
Potrei averne un’idea, se di questi ultimi mi fosse ripetuta non la semplice enumerazione ma calcolato è rivelato l’effettivo valore, in tutte le sue accezioni.
Ritorno ora sui fantasiosi paragoni con cui provate a identificarmi:
# Delukista?
Mai visto o parlato col personaggio, se non nella versione caricaturale in TV.
# Avvocato difensore?
Non sono né civilista né penalista. Mi piace solo intervenire quando mi imbatto in vicende dove emerge poca volontà di approfondimento dei temi.
# Un esteta delle offese?
Errore madornale, nato dalla convinzione che le mie idee, non collimanti con quelle altrui, siano “farlocchie” e sempre bollate come offese a “beoti” con l’anello al naso, sempliciotti e provinciali.
Attenzione che non cominci ad affiorare un non augurabile senso di inferiorità!!
# Un inventore di favole?
Ho solo attinto a qualche grande favolista del passato. Dal vostro inedito repertorio ho appreso favole, un racconto in forma dialogante, ecc. Forse la qualifica si attaglia di più ad altri
# Un ripetitore di post non pubblicati o censurati?
Attendo ancora che qualcuno mi dica dove e quando lo avrei fatto.
# Un paleontologo/archeologo?
Qualifica attribuita da chi ha collocato in un’era geologica lontana interventi con impatti sul tessuto urbano di Salerno. Benché avvenuti in tempi recenti rono ritenutibcomunque insignificanti, già prescritti.
Tutt’al più innocenti marachelle.
# Infine inesperto gioielliere e truffatore per aver tentato di affibbiare volgare bigiotteria in cambio di un unico enorme diamante grezzo.
Non proseguo in questa sequenza e, per un principio di reciprocità, riconosco che anche voi vi siete data qualche qualifica. Chi ha parlato solo per un senso di moralità, chi per sentirsi paladino di cittadini depredati, chi per denunciare il regime tributario eccessivamente esoso vigente. Liberissimi, anche se si intravedono forme di dissensi, più o meno palesi, che richiamano quelli percepiti all’epoca della costruzione del lungomare cittadino.
Non si accettava la perdita di un km di mare esteso al largo per una decina di metri, sottratto a bagnanti e pescatori con ami e canne, per creare invidiabili passeggiate a favore di ricchi condomini situati già in posizioni privilegiate.
Fortuna che abbiano prevalso buon senso e resipiscenza !!
Mi stupisco venire a sapere della certificazione in base alla quale per l’operazione Crescent “si è trattato di uno scempio e basta, a danno dei Salernitani e a vantaggio di un privato”, per giunta straniero.
Sarebbe uno scoop rivelare in quale Archivio notarile sono conservati e consultabili i Certificati che ufficialmente attestano quanto sopra, senza ombra di smentita.
In mancanza, nessuno me ne voglia, ma si tratta di una certificazione “ufficiosa” a cui non è possibile attribuire piena credibilità.
Torna poi ancora il richiamo allo straniero predatore.
Solo per alleggerire i toni, suggerirei di creare un’altra Associazione che, ricordando il noto verso della canzone della I Guerra Mondiale **Il Piave mormorò: Non passi lo straniero**, assuma come motto **Salerno mormorò: Non passi lo straniero**
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X Anonimo 1 29 Agosto 2021 at 22:37 alias vernacoliere alias anonimo alias altri nick
Le ho risposto per le rime alle sue argomentazioni farlocche, ma come sempre voi delukisti censurare le risposte troppo scomode a voi delukisti.
In qualsiasi forma pongo la risposta la censurano, deve essere proprio indigesto il contenuto che pur non è offensivo ne contrario alla policy del sito, ma solo una verità fra le tante scomode a voi delukisti.
Che il predecessore fosse un santo vescovo non lo si può negare, rifiutò “l’inchino” al malaffare pubblico, fra molte polemiche ed ha portato la sua croce e storia ormai.. 22 Agosto 2021 at 16:14
Che il predecessore fosse un santo vescovo non lo si può negare, rifiutò “l’inchino” al malaffare pubblico, fra molte polemiche ed ha portato la sua croce.
Avrei piacere che il nuovo vescovo ne sia all’altezza, mostrandoci come non si presta a chi strumentalizza tutto, anche la chiesa, ed opera divisioni, per meri interessi politici sotto elezioni.
A Cesare ciò che è di Cesare ed al Dio ciò che è di Dio, che non si possa dire che il santo apostolo, che convertito smise di prendere le tasse ai povere per darle ai ricchi ed smise da pubblicano di trafficare con soldi non suoi, ora si presti ad una operazione di propaganda politicha ove i soldi di tutti son finiti ad utilità dei pochi ricchi.
“La dove è il cadavere la si raccoglieranno Gli avvoltoi” Il cadavere dellequità e della giustizia?
Ed il Vangelo attuale che parla dei farisei in prima fila, gli stessi farisei che spogliano vedove ed orfani, che dicono ma fanno il contrario, pongono pesanti fardelli che loro non toccano con un dito, ed ergono monumentali sepolcri imbiancati pieni di marciume ed iniquità.
E noi paghiamo questi inutili spot elettorali
È per non vanificare gli spot elettorali questa testata oltre a praticare ferrea censure a favore dei delukisti, non essendoci commenti che non sputtanino la propaganda, i commenti li pubblicano solo una volta che l’articolo è stato tolto dalla pagina web della testata.
Scientificamente superiore al minculpop fascista il delukismo.
Ma è un segreto di stato? Proprio non si può sapere quanto è costato il Crescent ai salernitani? Si può almeno chiedere con garbo nei commenti o continuerete a censurare?
Quanto ci è costato il Crescent a noi salernitani per acquisto demanio per gli abbattinenti espropri eliminazione parchi parcheggi pubblici scuola pubblica albergo ed attività private a nostre spese con tanto di risarcimenti, solo della costruzione del tetto del condoinio Crescent che chiameranno “piazza della libertà di rubareci altre decine e decine di milioni delle nostre tasse” sappiamo che ci è costata 8.000.000 più 22.000.000 più ulteriori 2.000.000 totale solo per il tetto piazza 32.000.000 di nostre tasse fino ad ora.
Ma per tutto il resto nessuno ci ha comunicato quanto è costato ai cittadini salernitani il Crescent.
Certo che fra acquisto demanio ripascimento spianamenti abbattimenti parco pubblico, espropri risarcimenti attività private ed albergo, rinuncia parcheggio e superfici ed alienazioni perdita di centinaia di posti di lavoro storici da decine di anni, abbattimento istituto nautico e sistemazione studenti in strutture inadeguate occasionali lontane dal mare ecc. i 32.000.000 spesi fino adesso per il tetto piazza per rivalutare ulteriormente il condominio privato Crescent sono spiccioli.