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Obbligo vaccinale in Italia, chi è pro e chi è contro: le posizioni in campo

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In Italia continua a preoccupare la diffusione della variante Delta e negli ultimi giorni si è acceso il dibattito sull’introduzione dell’obbligo vaccinale in autunno. Cts e Aifa insistono soprattutto per prevederlo a partire da alcune categorie, mentre la politica resta divisa

Walter Ricciardi, consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza, sottolinea: è giusto l’obbligo “per i professionisti della sanità ma andrebbe introdotto anche per chi lavora nella scuola“. Sull’obbligo “deve decidere la politica cosa fare. Sarebbe etico proteggere tutti, anche coloro che rischiano di morire perché non si vogliono vaccinare” ma “si creerebbero grandi polemiche e non so se avrebbe senso alimentarle”

“Se si deve arrivare all’obbligo di vaccinazione, ci si arrivi“, afferma Guido Rasi, consulente del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo: “Non è tollerabile riempire di nuovo gli ospedali di Covid quando ci sono migliaia di patologie che aspettano ormai da due anni, non è proprio più morale”

A favore anche Sergio Abrignani, immunologo all’Università statale di Milano e membro del Cts: “Proporrei l’obbligo vaccinale perché le malattie infettive le contieni quando vaccini tutti e lo abbiamo visto con la polio, il vaiolo e altre malattie”

Giorgio Palùpresidente dell’Agenzia italiana del farmaco e componente del Comitato tecnico scientifico, si è espresso in modo chiaro a favore della vaccinazione obbligatoria: “Credo che sia necessario interrogarsi sull’opportunità di introdurre l’obbligo vaccinale per chi ricopre una funzione pubblica: operatori sanitari, insegnanti, forze dell’ordine e altra categorie. Ricordiamo che la salvaguardia del bene pubblico è tutelata anche dall’articolo 2 della Costituzione”

Sul tema il governo sarà chiamato a una sintesi tecnica e politica in risposta alle sollecitazioni di imprese e sindacati. I lavori in Aula alla Camera riprendono infatti lunedì 6 settembre con l’esame dell’ultimo decreto Covid

Nel mondo della politica, le opinioni sono diverse. “Sono favorevole ad esplorare tutte le soluzioni che consentano di mettere quanto più possibile in sicurezza gli italiani”, ha aperto alla possibilità di introdurre l’obbligo il ministro del Lavoro, Andrea Orlando

“Quello dell’obbligo vaccinale è l’ultima ipotesi”, afferma invece il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Fino ad ora gli italiani hanno dimostrato un grande senso di responsabilità. Se emergerà un problema nel raggiungimento degli obiettivi previsti, il governo e poi pronto a qualunque tipo di valutazione”, conclude Costa

È netta la presa di posizione del leader della Cisl Luigi Sbarra: “La Cisl chiede al governo e al Parlamento un’assunzione forte di responsabilità approvando subito una legge che preveda l’obbligo alla vaccinazione per tutti i cittadini”

Dura anche la linea del presidente di Federmeccanica, Federico Visentin: “Obbligo di green pass per andare al lavoro, per chi non vuole vaccinarsi il costo dei tamponi non deve essere sostenuto dalle aziende, e chi non accetta né vaccini ne tamponi resta a casa senza stipendio”

Negli scorsi mesi i leader politici avevano espresso la loro opinione sull’obbligo vaccinale. Il segretario del Pd Enrico Letta ha affrontato la questione in maniera netta: “Sono fra i favorevoli all’obbligo vaccinale”

Poi Letta ha aggiunto: “La concertazione a tre, sindacati, governo e associazioni delle imprese è il luogo giusto per trovare la soluzione migliore. È evidente che va tutto fatto in sicurezza e in modo che funzioni. Io sono affinché ci sia il massimo uso del green pass”

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ritiene “giusto l’obbligo della vaccinazione per i docenti e servono regole, perché se non siete vaccinati fate un danno a voi, all’economia e in più potete contagiare qualcuno”

Sul fronte opposto il leader della Lega Matteo Salvini: “Va completata l’opera egregia del generale Figliuolo, ma non se ne parla di imporre obblighi, specie ai più giovani”

Anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è contraria all’obbligo vaccinale e ha affermato che “con il Green Pass la vaccinazione” è “fatto obbligatoria”. Meloni ha precisato: “Mi vaccino, non sono no vax, non sono contraria ai vaccini”

Per il presidente della Regione Liguria e fondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti “non è più l’ora di temporeggiare né di incertezze, tanto meno di messaggi ambigui. La settimana prossima riapriranno le grandi aziende, dopo le ferie di agosto e fra tre settimane inizierà la scuola. Se entro la settimana prossima non avremo un sufficiente numero di prenotazioni per il vaccino e i numeri non saranno cambiati, sarà il caso di passare all’obbligo vaccinale per alcune categorie”

Più che una legge sulla obbligatorietà dei vaccini, per il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci “servono il buon senso e una più capillare campagna di informazione”. Ma – sottolinea – “per alcune categorie l’obbligo è essenziale. Lo Stato ha il dovere di sospendere temporaneamente in determinate circostanze anche alcune garanzie individuali, se questo può servire a salvaguardare la salute di tutti”

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