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Vacanze, budget ridotto per gli italiani: 582 euro a testa

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Gli italiani sono stati piuttosto parsimoniosi durante questa estate 2021. Per le loro vacanze hanno speso a testa circa 582 euro, con un -2% rispetto al 2020. A segnalarlo Coldiretti/Ixé, secondo cui in tutto sono stati spesi 19,5 miliardi di euro tra viaggio, vitto, alloggio e divertimento

Il contenimento del budget di spesa che si sono imposti gli italiani, sempre secondo l’associazione, sarebbe stato determinato dal numero esiguo di vacanzieri che ha scelto mete estere per le ferie, optando invece per  vacanze a chilometro zero: il 32% (quasi 1 italiano su 3) ha scelto una meta vicina a casa e all’interno della regione in cui risiede

Sottolinea ancora la Coldiretti: “Non bisogna dimenticare le limitazioni poste dalla pandemia con la chiusura delle discoteche e il vincolo del green pass per l’accesso a gran parte degli svaghi estivi. Il risultato è che i 33,5 milioni di italiani che sono andati in vacanza nell’estate 2021 hanno speso 582 euro a testa per ferie della durata media di nove giorni. Per quasi la metà dei viaggiatori (44%)  la spesa per persona è stata al di sotto dei 500 euro, mentre la stessa percentuale (44%) ha speso tra i 500 e i 1000 euro

Dove hanno speso maggiormente e più volentieri i loro soldi gli italiani in ferie? Nella ristorazione. Dopo il lungo periodo di lockdown c’è stato infatti un boom di consumi alimentari: il 65% degli italiani in vacanza per saziarsi ha optato per ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food. Il “capitolo cibo” ha dunque rappresentato un terzo dell’intero budget estivo

In caso di giornate in spiaggia o di gite fuori porta, gli italiani hanno invece optato per “cibo-fai da te”: il 29% ha scelto il pic-nic a base di insalata di riso, pollo o mare, il 16% ha preferito mozzarella e pomodoro, il 9% frittata di verdure o pasta

La passione per il cibo e le prelibatezze gastronomiche traspare anche dall’abbondanza di prodotti tipici acquistati in ferie e dal boom del turismo enogastronomico, che ha reso l’Italia leader mondiale in questo settore, con 316 specialità a indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5266 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica

Dei 33,5 milioni che sono andati in vacanza nell’estate 2021, sempre secondo Coldiretti, gli italiani che si sono concessi almeno un giorno di ferie ad agosto, il mese più gettonato di questa calda stagione,  sono stati 20,8 milioni, l’1% in meno rispetto alla scorsa estate. Il 67% dei vacanzieri del Belpaese è tornato a casa nel fine settimana appena trascorso

Ma quali sono state le destinazioni più gettonate? Il mare è  la meta preferita,  in crescita il turismo di montagna e quello di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane. Crolla la presenza in città. Molti italiani hanno scelto di andare in ferie in casa, sfruttando i secondi appartamenti di proprietà oppure quelli di amici e parenti, altrettanti hanno optato per hotel, pensioni e agriturismi, con poche camere e in aree poco frequentate. In linea la scelta di vacanze all’aria aperta in camper o campeggio

Soddisfatto dei risultati ottenuti il ministro del turismo Massimo Garavaglia, nonostante all’appello quest’anno manchino circa 4 milioni di turisti stranieri Al Meeting di Cl di Rimini il ministro ha sottolineato il buono “stato di salute” del nostro Paese, che è  molto più sicuro “di altri Paesi. Ci sono Paesi come la Spagna che hanno dovuto fare addirittura dei coprifuoco, noi siamo ancora zona bianca. La settimana prossima può cambiare qualcosa, però di fatto abbiamo dei numeri ancora molto positivi”

Non male, però, anche il comparto straniero. Il Cst Centro Studi turistici di Firenze e Assoturismo Confesercenti hanno stimato che, nei tre mesi giugno-luglio-agosto, sono stati circa 34,8 milioni i pernottamenti in Italia (nel 2020 erano stati 28 milioni circa, nel 2019, in epoca pre-Covid19 superavano i 100 milioni). In accordo anche l’analisi di Jfc per l’Osservatorio Panorama Turismo Mare

“Il dato reale parla, sì, di un +32,7% di presenze di turisti stranieri nelle località balneari italiane rispetto allo scorso anno, ma anche di un -121,6% se confrontiamo le previsioni dell’estate 2021 al consuntivo del 2019, sempre per quanto riguarda gli ospiti stranieri”, ha però ridimensionato gli entusiasmi Massimo Feruzzi, che ha curato la ricerca Panorama Turismo Mare

Tra le cause del turismo straniero ridotto sono da annoverare sicuramente la riduzione dei voli aerei e le quarantene e le vaccinazioni nonché  la mancanza di americani, russi e cinesi, tutti turisti alto-spendenti. Sono arrivati invece in abbondanza, secondo Cst-Assoturismo e Jfc, tedeschi, austriaci olandesi, svizzeri e francesi, che tuttavia non si sono comunque allontanati poi molto dal luogo della loro residenza. Tedeschi e francesi hanno optato dunque per Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Marche, Liguria e Toscana

Ecco da dove provengono i turisti stranieri che hanno frequentato le località dello Stivale: Germania (33,6%), Francia (14,9%), Austria (11,9%)  Svizzera (8%). Seguono Olanda (6,4%), Belgio (5,8%), Russia (4,2%), Inghilterra (3,9%). A parte Regno Unito, Usa, Russia e Cina, mercati che ancora non ripartono, nel complesso per l’Agenzia del Turismo le prenotazioni verso l’Italia sono aumentate del +3,4% a luglio e del +2,6% ad agosto. Settembre resta un punto di domanda: le prenotazioni non sono state ancora fatte e infatti si registra un -21,9%

Mare e montagna hanno potuto prendere una boccata d’ossigeno a livello turistico quest’estate, mentre continuano a soffrire le città d’arte, che sempre meno turisti scelgono come meta. Venezia a parte, che si sta riprendendo in questi ultimi giorni, sono in grande difficoltà Firenze, Roma, Milano. Questo problema si presenterà in maniera ancor più significativa a settembre secondo il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca perché i turisti stranieri continueranno a non venire: “Abbiamo bisogno anche degli altri stranieri, che sono poi big spender”

La stessa allarmante analisi viene fatta da Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria e da Vittorio Messina, presidente di Assoturismo. Visione più ottimistica quella di Garavaglia: “Abbiamo tutte le carte in regola per avere una stagione invernale serena come l’estate, possiamo dire che siamo davvero alla ripartenza”

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