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Il rientro in classe: test salivari, distanziamento di 1 metro e quarantena ridotta

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L’anno scolastico ripartirà tra pochi giorni in presenza, e intanto sindacati e ministero dell’Istruzione mettono a punto le ultime regole, per definire per esempio chi e come dovrà effettuare i controlli del green pass, obbligatorio per tutto il personale della scuola. Uno dei nodi cruciali è quello della privacy: visto che il pass va esibito tutti i giorni i presidi chiedono per esempio di poter sapere chi possiede un pass valido per 9 mesi, chi ha un pass attivo per 6 mesi, perché guarito dal Covid, e chi invece effettua tamponi ogni 48 ore, perché non può o non vuole vaccinarsi. Per velocizzare i controlli i presidi chiedono per esempio di poter avere accesso a queste informazioni, per cui è necessario il via libera del Garante della privacy.

Lo scrive Annalisa Cangemi su FanPage.it

Altra questione aperta è quella dei tamponi gratis, che il ministero vorrebbe rimborsare solo ai fragili, ma che i sindacati vorrebbero fossero destinati a tutto il personale non vaccinato, per garantire la ripresa delle lezioni senza intoppi.

Il green pass sarà obbligatorio dal 1 settembre, data di partenza effettiva dell’anno scolastico, anche se gli studenti saranno in aula non prima del 13 settembre.

A partire da quella data quindi chi non è vaccinato, e non ha l’esenzione, dunque dovrà effettuare un tampone ogni 48 ore: in assenza di certificazione verde un insegnante viene sospeso, e deve rimanere a casa, senza stipendio.

La maggior parte delle misure per il ritorno in classe comunque è stato definito. Vediamo quali sono le principali regole anti Covid che andranno osservate nell’anno scolastico 2021/2022.

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