In quella circostanza, l’allievo Delio Rossi superò il maestro Zeman, infliggendo ai capitolini un 2-1 firmato da Bernardini e Giampaolo grazie al quale i granata ritrovarono il sorriso dopo due mesi avari di soddisfazioni.
Senza voler scomodare le epiche sfide del Vestuti, i tifosi granata sono pronti ad aggrapparsi al precedente benaugurante, nella speranza che il team di Castori, il Normal One per eccellenza, riesca a reggere il confronto con la corazzata di Mourinho, lo Special One, che pare abbia regalato una innegabile iniezione di fiducia alla squadra della Lupa.
I riflettori saranno tutti puntati su un Arechi sold out, per quella che è la limitata capienza attuale, dettata dalle esigenze di sicurezza in tema di Covid ma anche dagli interventi strutturali che ancora devono essere portati a termine. Salernitana-Roma sarà seguita da almeno 26 Paesi collegati, in rappresentanza di 4 continenti. Ai 12 mila cuori granata presenti nell’impianto di via Allende, idealmente se ne aggiungeranno tanti altri sparsi per il mondo che, chiaramente, sono pronti a soffrire con capitan Di Tacchio e soci in una partita dal pronostico apparentemente chiuso. La Salernitana ritrova la sua gente e, anche senza rinforzi dopo la sconfitta rimediata all’esordio a Bologna, nel suo stadio, che dovrà diventare rapidamente fortino per cercare di mantenere la categoria, è pronta a dare l’anima.
I granata non ci stanno a recitare il ruolo di vittima sacrificale e, pur sapendo che il gap tecnico nei confronti delle squadre che occupano il lato sinistro della classifica è notevole, non lasceranno nulla d’intentato, come ha chiesto mister Castori ai suoi uomini. Come chiese Rossi alla sua truppa.
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