Per passare in zona gialla, con i nuovi parametri in vigore da luglio, bisogna superare il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva del 10%, oltrepassare il tasso di occupazione dei posti letto in area medica del 15% e aver più di 50 nuovi casi ogni 100mila abitanti
In zona gialla la restrizione più importante, rispetto all’area bianca, è l’uso della mascherina sia al chiuso che all’aperto. Le attività di ristorazione restano aperte senza limiti d’orario ma con un massimo di 4 commensali per tavolo. Nessun coprifuoco e via libera agli spostamenti anche tra regioni di colore diverso. Restano aperti anche teatri, cinema, musei e palestre con le stesse regole della zona bianca
Tutte le altre regioni, almeno per un’altra settimana, restano bianche anche se ci sono alcune eccezioni con dei territori in bilico che sfiorano parametri da area gialla. La più vicina al cambio di colore è la Sardegna che supera l’incidenza ed è precisamente alla soglia per le intensive e i reparti ordinari. La Calabria è al 16% in area medica e ha superato quella dell’incidenza
A livello nazionale, secondo i dati del monitoraggio settimanale dell’Iss-Ministero della Salute del periodo 20-26 agosto, l’incidenza media è a 77 per 100mila abitanti, occupazione in area medica al 7,1% e in terapia intensiva 5,4%. I territori classificati a rischio moderato, oltre la Sicilia, sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d’Aosta. Undici Regioni sono a rischio basso.
I dati Agenas si riferiscono al periodo 23-28 agosto per l’incidenza, e alle rilevazioni al 28 agosto per la pressione ospedaliera
CAMPANIA – L’incidenza è di 54,73 casi ogni 100.000 abitanti. L’occupazione in terapia intensiva è del 4% e quella in area medica non critica del 9%