Sono stati elaborati i risultati del questionario “Salerno, come va?“, lo strumento di ascolto ideato nei mesi scorsi dal Comune di Reggio Emilia ed adottato anche dal Comune di Salerno al fine di comprendere i cambiamenti nella vita quotidiana dei cittadini dopo l’inizio dell’emergenza Covid-19 e di recepirne nuove istanze e necessità.
Con questo strumento, il Comune di Salerno ha inteso aprirsi al dialogo con altri comuni italiani per ragionare di concerto, a partire dalla lettura dei singoli territori, su scenari e possibili future soluzioni.
L’Amministrazione comunale ha preso atto delle istanze espresse dai cittadini, predisponendo un elenco di azioni da mettere in campo per fornire una concreta risposta a quanto emerso dai risultati del sondaggio.
Il 49,5% dei partecipanti si dichiara abbastanza preoccupato/a ed il 27,6% molto preoccupato/. Solo il 23% si dichiara poco o per nulla preoccupato/a. Tra le principali paure incotrate primeggia quella del contagio con il 42,7%, segue la lontanaza dai propri affetti per il 33,5% e poi a seguire le limitazioni degli spostamenti tra province/comuni (26,8%) e le limitazioni all’attività di benessere personale (26,5%).
Per i cittadini salernitani che hanno partecipato a mancare maggiormente è il contatto umano e fisico con i parenti con un dato che supera il 55%.
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Iat a zappare. Fate spazio coiotes ai preoccupati polli da mangime
unica preoccupazione è la dittatura sanitaria e la dittatura della sorveglianza totale e globale che stanno impiantando con la scusa del virus stramorto.