«Il certificato verde obbligatorio esteso ai mezzi di trasporto – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e responsabile delle politiche del Mezzogiorno di Confesercenti – rappresenta un fardello per il mondo del turismo. Come è accaduto per la ristorazione, dove c’è stata una contrazione di presenze, e quindi di fatturato, per una forbice che va dal 25% al 35%, lo stesso accadrà per le migliaia di attività impegnate nel mondo del turismo.
Le persone, specie i ragazzi, privi di green pass, hanno alla fine deciso di rinunciare ad andare nei locali, e non solo perché pochi hanno ampi spazi aperti. Noi di Confesercenti, sia chiaro, siamo d’accordo sull’adozione del Green Pass al fine di non dover chiudere le imprese e le attività commerciali, tuttavia l’analisi ci porta oltre. L’adozione così a tappeto dell’obbligatorietà del certificato verde limita il turista, sia straniero che italiano.
Ne scoraggia il viaggio, non lo ostacola semplicemente, e alla fine le persone rinunciano alla vacanza, anche di pochi giorni. Inevitabile un calo di introiti specie per una fetta di mercato e questo produrrà una contrazione ulteriore del fatturato, che si aggiunge ai mancati ricavi degli ultimi 18 mesi.
Sin quando non ci sarà l’immunità di gregge non ne usciremo: ci proponiamo, per questo, – conclude il presidente Schiavo – di monitorare il calo ed anche quali categorie del turismo saranno maggiormente colpite, in modo da chiedere al Governo in che misura dovranno assisterle con ristori e aiuti concreti alla fine dell’estate. Non dimentichiamo che molte imprese turistiche della Campania stanno continuando a indebitarsi: Confesercenti sarà al loro fianco per esigere risposte e invocare sostegni».