In un primo momento la zona era stata semplicemente delimitata da new jersey che successivamente, ed in occasione dei lavori, sono serviti a delimitare lo spazio destinato ad una sola corsia percorribile e regolata da un semaforo a tempo. Già per quasi tutto il mese di luglio l’area è stata interessata da un forte incremento di traffico per la stagione estiva, con i comprensibili disagi causati dalla circolazione ad una corsia. I lavori, però, sono terminati alla fine di luglio e ci si attendeva il via libera dalle autorità competenti. Via libera che però, ad oggi, non è mai arrivato. Conseguenza: anche il mese di agosto la zona è stata interessata da grandi flussi di autoveicoli che hanno causato disagi assurdi. In tanti si sono chiesti come mai, nonostante i lavori siano finiti da tempo, l’autorizzazione a riaprire completamente la strada non c’è ancora. A quanto pare i lavori di messa in sicurezza hanno evidenziato delle criticità che il semplice intervento dei rocciatori, da solo, non poteva risolvere. La pulizia della parete pericolante ha messo in evidenza non solo delle zone di rocce che potrebbero venire giù perché soggette ad erosione naturale, ma anche un vallone dove detriti e materiale vario potrebbero venire giù e riversarsi pericolosamente sulla statale 163 amalfitana se non si dovesse provvedere anche alla messa in sicurezza integrale. L’intero costone ha necessità di un intervento massiccio e che richieda un progetto preciso e soprattutto maggiori risorse. Un fatto non di poco conto se si tiene presente che l’intero tratto di montagna è di proprietà della famiglia dell’ex presidente della Camera di Commercio di Salerno Augusto Strianese.