Lo scrive Anteprima 24 che riporta le dichiarazioni dell’avvocato Gerardo Cembalo: “Abderrahaman ha molta paura di essere rimpatriato perché sostiene di non essere un terrorista e di non far parte di nessuna organizzazione. Ciò che avrebbe detto o fatto è postare qualche disappunto sul sistema istituzionale in Marocco“, ha precisato il difensore che, ora, attende di conoscere gli esiti della richiesta di asilo politico.
Afia Abderrahaman era stato arrestato lo scorso 9 luglio dagli agenti della sezione Antiterrorismo della Digos di Napoli e Salerno che hanno dato esecuzione ad un mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte di Appello di Rabat.
“In base alla lettura degli atti – ha spiegato l’avvocato Cembalo -, effettivamente non è che ci sia molto che possa far ritenere quest’uomo un terrorista. Non ci sono delle prove dirette a suo carico ma semplicemente delle dichiarazioni che sarebbero state rese da due persone in Marocco che lo avrebbero di far parte di un’organizzazione terroristica, di essere andato in Siria, di aver combattuto in Siria, e altro ancora”.
Nei prossimi giorni la Corte d’Appello di Salerno dovrà pronunciarsi sulla richiesta di estradizione del 29enne.
“L’autorità marocchina lo accusa di aver partecipato a un’organizzazione che si chiama Al Nursa che non è l’Isis”, ha precisato l’avvocato Dario Masini.
“Noi non troviamo delle prove sicure della sua partecipazione, né del viaggio che potrebbe aver fatto dal Marocco fino alla Siria passando per la Turchia, né su quello che sarebbe stato il suo ruolo“.
Dopo l’arresto la Procura di Salerno ha aperto un ulteriore fascicolo per capire se il 29enne abbia creato ramificazioni sul territorio durante la sua permanenza nel Salernitano. Mentre era in carcere a Salerno, infatti, è stato disposto anche il sequestro di un block notes sul quale Afia Abderrahaman pare avesse appuntato preghiere e frasi rivolte alla famiglia. Domani il Tribunale del Riesame di Salerno si pronuncerà sulla richiesta di dissequestro avanzata dai legali.
“Davanti al magistrato di Sorveglianza, qualche giorno fa, Afia ha riferito di non aver scritto nulla di particolare su questo block notes. Oggi – ha concluso l’avvocato Gerardo Cembalo – nonostante abbia un altro blocknotes, lui ha delle difficoltà a scrivere ancora perché ha paura che possano sequestrarglielo nuovamente“.