Giudice contesta la scelta di celebrare il Santo Patrono con una messa in Piazza Della Libertà, facendo così coincidere la festa del patrono con l’inaugurazione della nuova piazza cittadina…
“Una giornata con un indotto economico tra i più elevati dell’anno, sottratto al Centro storico avvalendosi dell’attenuante per la sicurezza covid-19 e la viabilità, mi fanno quasi tenerezza. – prosegue ancora il vice presidente dell’Aisp –
Probabilmente c’è l’imminente esigenza di qualche foto della piazza gremita di gente, sfruttando così la partecipazione degli avventori per proclamare il successo, o l’insuccesso questo dipende dai punti di vista, della grande opera”.
Insomma i ristoratori e i bar del centro città sono contrari al trasloco della festa del Santo Patrono. In realtà, la festa quest’anno si terrà ancora una volta in forma ridotta. Nessuna processione sono la Santa Messa.
Funzione questa che monsignor Andrea Bellandi voleva far svolgere in piazza Della Concordia, così da poter ricordare anche la figura di Papa Giovanni Paolo II che proprio in piazza Della Con cordia negli anni 80 celebrò la Santa Messa.
Ma dal Comune hanno fatto sapere alla Curia Arcivescovile, che a causa di problemi legati alla viabilità e alla sicurezza era preferibile sostare il tutto in piazza Della Libertà, zona questa, comunque più vicina al centro cittadino e soprattutto più vicina alla Cattedrale di San Matteo.
“La verità è che l’obbiettivo principale è un altro, voler creare un precedente, – prosegue ancora Donato Giudice dell’Associazione Aisp – per dirottare un evento importante, quale il concerto di Capodanno da Piazza Amendola in quest’opera chiamata Piazza Della Libertà, che di libertino non ha proprio nulla. Suggerisco al nostro governatore ed Onorevole De Luca d’incentivare chi è adibito alla cura della sua comunicazione, ma noi a nome di AISP con tutti i commercianti del Centro Storico non lo permette remo.
A breve porteremo dei punti all’ Amministrazione Comunale, e pretendiamo risposta prima delle elezioni”. Insomma ciò che in questo momento gli iscritti all’associazione contestano è il probabile trasloco nella nuova piazza di tutti i grandi eventi cittadini, come appunto il concerto di Capodanno. Trasloco, che porterebbe un calo di vendite per i bar e i ristoranti che proprio in occasione di questo concerto hanno sempre lavorato tantissimo.
Da qui la loro protesta e l’idea di presentare al sindaco una serie di punti su alcune problematiche che riguardano la categoria e di avere delle risposte chiare prima della chiamata al voto.
Fonte Le Cronache