“Sola ora mi rendo conto e chiedo scusa a tutti per il danno arrecato. Mi dispiace molto ma non ero lucido in quel momento, non avevo voglia di stare con gli altri, avevo bisogno di pensare un po’ per i fatti miei” si legge in un’intervista del ragazzo al Mattino. Fondamentale è stato il lavoro delle forze dell’ordine che hanno attivato le ricerche mettendo insieme qualsiasi elemento ritenuto utile.
Il primo avvistamento venerdì sera a Cetara, poi domenica ad Amalfi. Tre giorni dopo una foto da Bologna ha spostato l’attenzione lì. Infine ieri mattina il ritrovamento nel parco del capoluogo emiliano. Ora Guglielmo è a casa. Questa è la cosa più importante. La notizia che le tante persone che si sono preoccupate per lui aspettavano di sentire. Sui perché della sua fuga è meglio non approfondire. A tutti noi basta sapere che Guglielmo sta bene.