“Nei prossimi mesi – ricorda il docente dell’università Statale di Milano – ci aspetta una co-presenza di fattori di rischio, gli stessi che favoriscono anche l’influenza o altre infezioni respiratorie: l’apertura delle scuole, gli sbalzi termici, lo stare più al chiuso, la fine o la riduzione dello smartworking”. Elementi che si sommano a “un certo annaspare della campagna vaccinale nel raggiungere coperture ancora migliori”, osserva l’esperto.
Il messaggio, insomma, è quello di non abbassare la guardia e per spiegarsi meglio Pregliasco usa una metafora. “Ritengo – dice – che questa pandemia procederà un po’ come le onde provocate da un sasso nello stagno: le più grosse, quelle che ci hanno preso alla sprovvista, le abbiamo in qualche modo superate; ma altre onde ci saranno, purtroppo. Anche in virtù della variante Delta” di Sars-CoV-2. Quanto alla possibilità di abbassare la mascherina nelle classi in cui tutti sono vaccinati, il virologo richiama alla prudenza: “Vediamo – risponde – Si tratta anche di capire quali saranno le condizioni ambientali, il contesto, la logistica. Quindi procediamo con grande attenzione.