La terza dose, sottolinea, “andrà prioritariamente ai soggetti immunodepressi, circa 3 milioni, e riteniamo che le condizioni di questi soggetti debbano prevedere il coinvolgimento di un medico, ma al momento non abbiamo avuto particolari sollecitazioni.
E’ chiaro che la medicina generale rimane disponibile, come sempre è stata, a contribuire alla campagna vaccinale”. C’è però bisogno, rileva, “di avere indicazioni definite in merito al nostro coinvolgimento, anche perchè va considerato che all’inizio di ottobre dovrebbe pure iniziare, secondo la circolare ministeriale, la campagna vaccinale antinfluenzale”.