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Droga a domicilio nel lockdown: anche persone di Maiori tra clienti

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La droga veniva consegnata a casa, quasi come fosse un servizio di delivery, oppure in un luogo concordato da acquirente e venditore. E non mancavano le “offerte”, tramite sms, tipo “prendi tre, paghi due”. A mettere la parola fine alla fitta rete di spaccio sono stati i Carabinieri del comando provinciale di Salerno che all’alba di ieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Salerno, Francesco Guerra, a carico di 23 persone, di cui 13 in carcere e 10 ai domiciliari.

Gli arrestati, nell’ambito dell’operazione denominata “Porta a porta”, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e connesso spaccio. Anche durante il lockdown l’attività di spaccio non si è mai interrotta. A capo dell’organizzazione criminale Aniello Pietrofesa.

Tra i clienti del gruppo anche un infermiere e diverse donne, come una di Cava de’ Tirreni, persone di Maiori, di Nocera, di Pagani, della Valle dell’Irno. Ci sono poi i professionisti, come quello che viene chiamato spesso «avvocà».

Il Vescovado

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