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Serie A: le “tre fasce aziendali dei club”! Di Antonio Sanges

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Le tre “fasce aziendali”, (idealmente proposte dalla Gazzetta dello Sport), risultano essere elementi di riferimento, per analizzare i “risultati sportivi” dei club di Serie A?. Tali “fasce aziendali”, divise in ordine alfabetico per club di riferimento, risultano essere le seguenti:

Fascia A: Atalanta (valore rosa calciatori 415,35), Inter (573,30), Juventus (640,40), Lazio (326,60 ),  Milan (466,90), Napoli (518,10), Roma (418,35) (Fonte: Transfermarket)

Fascia B:  Bologna (142,48), Cagliari (153,53), Fiorentina (248,80), Sampdoria (124,80), Sassuolo (216,90), Torino (184, 43);

Fascia C: Empoli (71,60), Genoa (99,20), Salernitana (34,80), Spezia (70,36), Udinese (103,95), Venezia (66,60), Verona (108,65).

La “divisione in fasce aziendali” dei club di calcio serie A stagione 2021/22, non può prescindere dalla “sostenibilità economico finanziaria” degli stessi, in periodo di Covid19. In tema di “sostenibilità economico finanziaria” dei club di calcio, causa effetto Covid19, nella stagione 2019/2020, il calo di fatturato in Serie A si è quantificato con segno negativo pari a meno 269 mln di euro, con costi fissi di gestione quantificati in 106 mln di euro (+3% rispetto alla stagione precedente). (Fonte: Corriere dello Sport)

Dal punto di vista “aziendale”, la nuova serie A, riparte dalla fase post Covid19, che nelle stagioni calcistiche  (2019/20 e 2020 /21), ha determinato per i club di riferimento “perdite di esercizio” per un valore totale di 1.037 mln di euro. (Fonte: Gazzetta dello Sport)

Tale valore di “perdita di esercizio” risulta essere diviso come segue: ricavi da stadio (-302 mln euro), ricavi da sponsor (-228), altri ricavi ( -54 mln), Contributi in conto esercizio (-12 mln), Ammortamenti e svalutazioni (-200 MLN), risparmio su costi di produzione (+ 93 mln), plusvalenze (-334 mln).

L’effetto pandemico Covid19, sta modificando anche la normativa sul “fair play finanziario dei club di calcio”. Riguardo a tale problema, l’Uefa sta studiando una modifica delle norme sul “fair play” (pareggio di bilancio ), raccordando le stesse  al nuovo principio di “spesa necessaria senza sprechi”.

In riferimento alla diminuzione dei “ ricavi da stadio”, e “ricavi da sponsorizzazione”, derivanti da Covid19, quale modelli di “business strategy”,  dovranno attivare le societa’ di calcio,  per rendere il proprio bilancio aziendale “sostenibile”?

In tale ottica, la regola del fair play “spendere in base agli incassi”, dovrà essere messa in “fuori gioco”, ed al fine di determinare la “sostenibilità” dell’azienda calcio, a breve dovrà essere attivato il principio aziendale del “salary cup”.

In attesa di conoscere i dati di bilancio alla data del 30 giugno 2021, e dell’applicazione del “salary cup”, bisogna rilevare che alla data del 30 giugno 2020 (anche a causa del Covid19), i club di calcio di Serie A, hanno quantificato “perdite aggregate” di esercizio pari a 745 mln di euro, (al 30 giugno 2019 tale valore risultava essere  292 mln di euro),  maggiore indebitamento fissato in 2,8 mld di euro. (Fonte: Gazzetta dello Sport).

La “perdita di esercizio” per ogni singolo club, potrebbe essere “stimata con un valore negativo” di circa 37,25 mln di euro.

Serie A: nuovo “fair play finanziario”, per vincere la sfida Covid19 !!

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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