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No all’Antica Fiera di San Matteo, esplode la protesta dell’Anva Confesercenti

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Nelle scorse settimane avevano lanciato un grido d’allarme, segnalando la necessità di far ripartire anche il settore fieristico. Ma l’appello dell’Anva Confesercenti Salerno non è bastato per ottenere le autorizzazioni per svolgere la XX edizione dell’Antica Fiera di San Matteo. «La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere, come da tradizione, dal 18 al 21 settembre. Sarebbero state posizionate 45 casette in legno e 7 giostrine per bambini nel sottopiazza della Concordia», ha spiegato il coordinatore regionale Anva Confesercenti Campania, Aniello Ciro Pietrofesa.

«Sarebbe stata utilizzata una sola parte del parcheggio – lato ovest – adottando tutte le misure di prevenzione legata al contenimento della diffusione del Covid-19. Come da misure previste per lo svolgimento delle fiere, gli ingressi sarebbero stati vigilati da personale specializzato con obbligo della misurazione della temperatura e verifica della carta verde (Green Pass).

I viali di percorrenza all’interno della manifestazione avrebbero avuto un’ampiezza di sei metri. Tutti gli operatori partecipanti avrebbero avuto il Green Pass, così come ogni singolo lavoratore. Assicurato l’obbligo di mascherine e di gel igienizzante oltre ai cartelli apposti per informare gli utenti delle misure in vigore.

Tutto questo per far ritornare gli operatori fieristi e gli operatori dello spettacolo viaggiante alla normalità lavorativa che manca oramai da 21 mesi. La nostra richiesta non è stata accolta con la conseguenza di un’altra ingiustificata mancata apertura, insostenibile per le nostre imprese».

Una situazione ritenuta insostenibile dal coordinatore regionale Pietrofesa: «La categoria degli operatori ambulanti fieristi è in ginocchio. Da 21 mesi non lavora e nessun tipo di soluzione garantisce la ripartenza del settore.

Alcuni sporadici Comuni organizzano spazio-eventi in sicurezza: ad essi abbiamo prestato la nostra esperienza ricevendo i complimenti. Riteniamo inoltre ingiusto assistere al rilascio di permessi a mercatini dell’usato mentre noi, ambulanti regolari, siamo costretti casa con le tasse che comunque arrivano. I Comuni abbiano il coraggio di far lavorare gli ambulanti fieristi, rilasciassero dei permessi singoli temporanei, iniziassero già a pensare al Natale. Chiediamo lavoro non sostegni a vita».

Una posizione condivisa anche da Raffaele Esposito, presidente provinciale di Confesercenti Salerno. «Nessun operatore commerciale  vuole vivere di assistenzialismo. Chiediamo alle Istituzioni la possibilità di lavorare nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti. È  evidente dopo mesi e mesi di dura pandemia dalle conseguenze anche sociali ed economiche, che alcune categorie sono state e continuano ad essere più penalizzate di altre.

È necessario e doveroso porre in essere una adeguata politica del sostegno; occorrono coraggio e solidarietà. Sostenere con i fatti  queste micro imprese questi piccoli imprenditori è fondamentale per continuare ad avere territori liberi, dignitosi e sempre meno soggetti a distorsioni economiche e sociali».

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