Lo sciame sismico provocato da attività vulcanica era iniziato giorni fa e aveva messo in allerta diversi comuni sull’isola delle Canarie. Le autorità hanno immediatamente accelerato le procedure per evacuare circa mille persone, attivate nei giorni scorsi a causa dello sciame sismico.
Il vulcano Cumbre Vieja è uno dei due vulcani presenti sull’isola. L’ultima eruzione registrata al La Palma risale all’ottobre del 1971 ma a risvegliarsi fu il Teneguìa, l’altra vetta dopo un «sonno» durato poco meno di tre secoli. La colata lavica, 50 anni fa, andò avanti per tre settimane.
A La Palma — una delle otto isole che formano l’arcipelago delle Canarie — vivono circa 85mila persone. Secondo le autorità locali, l’eruzione potrebbe portare a nuovi terremoti, alcuni dei quali potenzialmente in grado di danneggiare gli edifici.
L’eruzione è cominciata alle 15.12 (ora locale), preceduta da una serie di scosse di terremoto (la più forte di magnitudo 3.8); assieme alla colonna di fumo è cominciata la fuoriuscita di magma. Sono cinque le bocche attive: attorno alle 17 la lava ha cominciato a lambire le prime case nella zona di Tacande dove sono state evacuate 300 persone.
I sismologi sull’isola hanno detto alla tv delle Canarie di non poter prevedere quanto durerà l’eruzione; il fenomeno è stato classificato come «attività stromboliana», caratterizzato dalla fuoriuscita fluida di lava più che da esplosioni.
I voli che erano diretti nel piccolo aeroporto di La Palma sono stati immediatamente dirottasti su altri scali. In serata è previsto l’arrivo alle Canarie del premier Pedro Sanchez, che proprio in considerazione dell’emergenza ha cancellato un previsto viaggio a New York. Nonostante le autorità locali abbiano raccomandato di non avvicinarsi alla zona del Cumbre Vieja, diverse strade della zona sono congestionate proprio da curiosi che tentando di avvicinarsi per assistere all’eruzione.