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Scuola, i presidi ammettono: “Contagi ampiamente prevedibili

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“I contagi nelle classi erano ampiamente prevedibili”. Ad affermarlo è Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. “Fino ad ora la tendenza è quella di mettere l’intera classe in quarantena in caso di positività di un alunno”, ha spiegato ribadendo che è “la Asl che ha il compito di fare il contact tracing per capire chi va messo in quarantena”.

La struttura sanitaria, però, “non ha la possibilità di fare indagini a tappeto – ha sottolineato – e quindi la cosa più semplice e sicura è quella di mettere in quarantena tutte le classi con un caso di positività”.

“Bisogna pensare – ha continuato Giannelli – che in Italia ci sono 400 mila classi, circa. La metà sono di under 12 e quindi non possono vaccinarsi ancora e l’altra metà, invece, è per gran parte vaccinata. È chiaro che più gente si vaccina e meno ragazzi in quarantena avremo”. Al momento la quarantena per gli studenti non vaccinati è di dieci giorni, mentre scende a sette per i vaccinati.

 

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