Errore tecnico. La Jomi ha già presentato ricorso per la ripetizione della gara disputata sabato a Pontinia e chiusasi sul risultato di parità, 31 a 31. Il “fattaccio” si è verificato allo scadere della prima frazione di gioco: al 29’07”. Viene concesso un sette metri alla Jomi per fallo su Bizzotto, decisione accompagnata anche dall’espulsione temporanea di Rueda.
La Jomi realizza il rigore mentre dalla panchina del team laziale si provvede ad un ingresso in campo. L’immagine è eloquente, mentre Manojlovic va alla battuta, sono ancora SETTE le laziali disposte in campo. Ma c’è di più. Mentre il capitano della Jomi, Napoletano, protesta nei confronti del commissario, in campo Romeo fa notare agli arbitri l’anomalia. Non succede niente.
Il Pontinia riprende il gioco ancora in SETTE e solo dopo una quindicina di secondi la panchina laziale, forse perché resasi conto dell’accaduto, chiama time out rimettendo le cose a posto… Da regolamento sarebbe dovuta scattare una seconda esclusione temporanea e il Pontinia chiudere in doppia inferiorità numerica il primo tempo e ricominciare il secondo tempo ancora con due giocatrici in meno.
“La circostanza clamorosa – osserva il massimo dirigente Pisapia – è che nonostante Napoletano e Romeo abbiano a più riprese fatto notare l’errore tanto il commissario che gli arbitri hanno fatto finta di nulla. Non ci sarebbe stato nulla di strano se interrompendo la partita avessero adottato la decisione più corretta. Sono sicuro che anche la panchina del Pontinia non avrebbe protestato. In una partita equilibrata, giocata punto a punto, episodi del genere possono cambiarne l’andamento. Dispiace per l’accaduto ma non possiamo far finta di niente”.
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