Chi deve avere il green pass sul luogo di lavoro
L’obbligo vale per:
– tutti i lavoratori del settore pubblico.
Secondo il decreto, sono inclusi “i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali” – quindi anche i parlamentari e i ministri, per esempio.
– tutti i lavoratori del settore privato (dipendenti o autonomi). Insomma, proprio tutti, inclusi consulenti, colf, badanti, elettricisti. Se una partita Iva va in un’azienda a prestare una consulenza, deve avere il pass. Se viene l’idraulico a lavorare a casa vostra, deve avere il pass.
Un’eccezione: i tribunali. Tutto il personale amministrativo e i magistrati, per entrare nei tribunali, devono avere il pass, ovviamente, ma l’obbligo non c’è per chi viene in tribunale come testimone, avvocato, consulente o perito, e non fa parte dell’amministrazione.
Chi controlla i pass
Il datore di lavoro (la pubblica amministrazione o l’azienda) deve verificare che le persone che accedono al luogo di lavoro abbiano il pass.
Entro il 15 ottobre il datore di lavoro deve avere definito le modalità delle verifiche.
I controlli possono essere effettuati all’ingresso (“preferibilmente”, dice il decreto).
In più, i controlli possono essere fatti a campione.
I datori di lavoro decidono chi sono le persone incaricate delle verifiche e della contestazione di violazioni.
Da quando è in vigore l’obbligo
L’obbligo è in vigore dal 15 ottobre fino al 31 dicembre 2021, giorno in cui, in Italia – salvo imprevisti -terminerà lo stato d’emergenza per la pandemia.
Cosa succede ai lavoratori senza green pass
Il lavoratore privo di green pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato “assente ingiustificato”.
Da quel momento, non gli è più dovuta la retribuzione.
Dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro viene sospeso. Ma il lavoratore mantiene il diritto alla conservazione del posto.
Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, il datore di lavoro può sostituire temporaneamente il lavoratore privo del pass.
Le multe
Da 600 a 1500 euro per il lavoratore.
Da 400 a 1000 per il datore di lavoro che non ha fatto per bene i controlli.
I tamponi calmierati
Come si sa, anche chi non è vaccinato ma ha fatto un tampone nelle precedenti 48 ore può avere il suo pass. Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di fare i tamponi antigenici applicando prezzi calmierati:
– 8 euro per i minorenni;
– 15 euro per i maggiorenni.
Per coloro che, per motivi di salute sono stati esentati dalla vaccinazione, i tamponi sono gratis.
Che schifo
Autentico clima da DDR, almeno sanno copiare bene, se paghi fai quello che vuoi. Com-a.it
C’è gia’ chi pensa al referendum.
E io pago.
Non funziona un cavolo e pensano a bloccare tutto.
Potendo, facciamoci una vac…anza e rifondiamo tutto sul mercato.
LEXcom-a IT
Inccentivare il turismo con il clima vac…anziero.
Non resta che un Referendum retroattivo.
Siamo arrivati nella D D R ? Se paghi, puoi rimanere.
Se non paghi, te ne puoi andare.
Per fortuna, l’italia è fondata anche sulla farmaCIA.
GRANDE TOTO’. “E io pago”.
Sarà prorogato per 100 anni?
E’ gia’ tanto che non lo abbiano reso retroattivo. Gli affari sono affari.
Ma per il vaccino in italia o un’altra volta oltre?
Ma per il vaccino in italia o un’altra volta oltre?
Monaco di Baviera a tarda sera 1992.
Non sarà pericoloso come il tetano, ma anche tentare di vaccinarsi che impresa.
Uno/a non c’è, l’altro/a non sa e chi vivrà vedrà.
Lo stato Dovrebbero garantire un risarcimento economico per chi vaccinato contrae comunque il virus se vogliono l’obbligo della vaccinazione a questo punto!
L’addio allo stipendio è costituzionale. Lo era anche il l a v o r o.
Dallo smart al singhiozzo worKing. COMPLIMENTi. 250 IN PAGELLA.