Come è noto, il Comune di Eboli è proprietario di un impianto di compostaggio e stabilizzazione della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che è gestito – in regime di proroga – da un operatore privato.
L’Ente d’Ambito Salerno, in attuazione della legge regionale di riordino del ciclo integrato dei rifiuti, ha disposto l’affidamento in house di tutta l’impiantistica pubblica alla propria società operativa Ecoambiente Spa, che quindi gestirà anche l’impianto di Eboli per i prossimi 15 anni.
“L’obiettivo che intendiamo perseguire con l’affidamento della gestione ad EcoAmbiente – spiega Giovanni Coscia, presidente dell’Eda Salerno – è di ottimizzare la gestione dell’impianto, attraverso il reinvestimento di eventuali utili di gestione per l’abbattimento dei costi di conferimento da parte dei Comuni. Inoltre va considerato che una virtuosa gestione, in controllo pubblico, degli impianti di trattamento è fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute delle popolazioni residenti nei comuni dove questi sono ubicati”.
La EcoAmbiente – unitamente al Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’Università degli Studi di Salerno – ha già elaborato il piano di gestione, che prevede una tariffa unica per tutti i Comuni che conferiranno all’impianto. Sono previsti, poi, una tariffa agevolata e dei “ristori ambientali” per il Comune di Eboli che lo ospita e per i Comuni limitrofi.
“Proprio per garantire il rigoroso rispetto della normativa ambientale di settore, come Ecoambiente Salerno – spiega il presidente Vincenzo Petrosino – effettueremo investimenti per la riduzione dell’impatto odorigeno ed attueremo un costante ed attento monitoraggio della gestione dell’impianto”.
Il Commissario straordinario del Comune di Eboli, Antonio De Iesu, “valuta con estrema positività la sottoscrizione del protocollo, che assicurerà, attraverso l’Ente d’Ambito, una più efficiente gestione dell’impianto e porterà vantaggi per il Comune di Eboli attraverso la tariffa bloccata per tre anni e il trasferimento della straordinaria manutenzione in capo ad Ecoambiente”.
La continuità occupazionale del personale addetto all’impianto sarà assicurata con il passaggio dei dipendenti ad Ecoambiente.