Bene ha fatto, dunque, il Comune di Camerota a rinegoziare il contratto troppo oneroso per le casse comunali e per i cittadini. Nessuna ipotesi di reato, nessuna condotta errata, nessuna responsabilità.
«Siamo particolarmente soddisfatti. Poco più di sette mesi dopo la notifica degli atti giudiziari – hanno dichiarato il sindaco e i consiglieri di maggioranza – è stato lo stesso Pubblico Ministero ad analizzare i documenti proposti ed a valutare la correttezza del nostro operato, riconoscendo l’utilità di quanto fatto per il bene collettivo di Camerota. Per i consiglieri comunali di opposizione Guzzo, Infantini, Del Gaudio e Laino, che avevano denunciato un presunto abuso d’ufficio ed ipotizzato chissà quali interessi privati nelle vicende pubbliche che riguardano riscossione coattiva, parcheggi, ecc…, valga come l’ennesima conferma che a Camerota da oltre quattro anni le cose si fanno per bene.
I nemici vanno perdonati ma non vanno dimenticati mai i loro nomi. Specie quando sono nemici del popolo, del territorio e di chi vi abita. Questo è un risultato che conferma l’inutilità di un’opposizione fatta senza conoscenza degli atti e senza analisi approfondita, che scrive ricorsi, avvelena i pozzi e poi rimane sempre con un pugno di mosche in mano».
«Ringraziamo gli avvocati Marco Sansone, Carmine Caputo e Rosario Pirrone – chiosano i membri della maggioranza – che, fin dal primo giorno, hanno svolto il proprio lavoro con professionalità e competenza. Valuteremo senza dubbio (ove non lo facesse la Procura d’ufficio) di tutelare immagine e reputazione attraverso una denuncia per calunnia».
Molto soddisfatto anche il dott. Giovanni Castaldi, responsabile dell’ufficio Finanziario dell’Ente: «Giornate come queste ripagano degli sforzi e dei sacrifici quotidiani di chi non conosce altro che lavoro, dedizione ed onestà e generosamente si mette al servizio di tutti usando un’unica direttiva: la legge».
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