Raggiunto prontamente il luogo, alle spalle di un casolare di campagna, la pattuglia sorprendeva una donna intenta ad alimentare un fuoco appiccato ad un cumulo di rifiuti; rifiuti, tra l’altro, anche inquinanti costituiti infatti da plastiche, residui di apparecchiature elettriche (ventilatori, etc.), stracci, abiti usati ed altri rifiuti urbani. Il fuoco ardeva su di una brace costituita da una abbondante quantità di rifiuti provenienti da attività di demolizione e già combusti molto probabilmente anche con roghi appiccati in precedenza.
Data la pericolosità dei rifiuti bruciati, e stante anche la vicinanza con l’aeroporto civile, i militari si sono attivati innanzitutto per spegnere le fiamme.
Alla luce di quanto riscontrato poi, i militari hanno provveduto a porre sotto sequestro l’area utilizzata per la combustione ed i residui di rifiuti bruciati ed a deferire all’Autorità Giudiziaria la trentacinquenne di origini marocchine responsabile del delitto di combustione illecita di rifiuti.
Le operazioni dei militari sono state condotte dal Comandante della Stazione Carabinieri Forestale di San Cipriano Picentino, Maresciallo Emanuele Lanzetta neo-assegnato al comando del reparto. –