A destare i commenti degli osservatori più attenti sono state le forme troppo procaci della donna rappresentata nella statua. La spigolatrice descritta da Mercantini nella poesia sarebbe infatti una giovane lavoratrice dei campi, presumibilmente vestita con gli abiti tipici delle contadine dell’epoca ovvero lunghe gonne con grembiuli, dove sistemare il raccolto, camicie accollate e cuffie sui capelli come dimostra il quadro Le spigolatrici del francese Jean-François Millet del 1857.
L’opera svelata a Sapri mostra invece una donna adulta, dal corpo fortemente segnato da un abito fasciato e dall’abbigliamento che, secondo i tanti che non hanno gradito la scelta dello scultore Stifano, sarebbe eccessivamente sessualizzante.