A contendere la fascia al sindaco uscente Vincenzo Napoli, ci saranno Oreste Agosto, Maurizio Basso, Elisabetta Barone, Antonio Cammarota, Gianpaolo Lambiase, Annamaria Minotti, Michele Sarno e Simona Libera Scocozza.
I partiti in queste settimane di campagna elettorale si sono affidati soprattutto alla carica dei big nazionali per provare a convincere i salernitani: Giuseppe Conte e Luigi Di Maio hanno fatto tappa a Salerno per Elisabetta Barone; Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Licia Ronzulli per Michele Sarno; Dario Franceschini e Debora Serracchiani per Vincenzo Napoli.
Il dato politico che balza all’occhio, quindi, è la spaccatura tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che saranno avversari nella città d’Arechi: i grillini, per volere dei parlamentari Nicola Provenza, Angelo Tofalo e Andrea Cioffi, sostengono il progetto civico di Elisabetta Barone; il centrosinistra dà fiducia al sindaco uscente Enzo Napoli anche se non schiererà il simbolo del Partito Democratico. La coalizione sarà traghettata dalla ‘civiche deluchiane’ (Campania Libera, Progressisti e Salerno dei Giovani) ma vede in campo anche partiti come il Partito Socialista Italiano e Centro Democratico.
Nelle nove liste che sosterranno la candidatura di Vincenzo Napoli figurano quasi tutti gli assessori uscenti e gran parte dei consiglieri in carica. Tra i componenti della vecchia maggioranza, invece, in sei si ripresenteranno a sostegno di altri candidati sindaco. Sette le liste presentate dalla Barone, sei per Sarno che ha unito il centrodestra, tre per Cammarota, due per Scocozza ed una a testa per Agosto, Basso, Lambiase e Minotti. Anche tra i grillini si segnalano divisioni: i parlamentari, come detto, sosterranno il progetto civico della Barone, mentre la base ha scelto di sostenere Scocozza. Agosto, invece, godrà del supporto dell’associazione ‘Figli delle Chiancarelle’, da anni attiva sul territorio salernitano e tradizionalmente ‘antideluchiana’. Nel complesso sono 985 i candidati in corsa per i 32 seggi disponibili.
Ansa