“Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo”. A scriverlo, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook, è Emanuele Stifano, lo scultore di Pellare di Moio della Civitella che ha realizzato la statua della Spigolatrice inaugurata qualche giorno fa sul lungomare di Sapri. “Mi sono state rivolte accuse di ogni genere – ha rimarcato ancora, nel suo post social, Stifano – che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho “approfittato” della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un’istantanea fedele di una contadina dell’800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos. Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza. A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi Maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira”.