Alla cerimonia hanno partecipato anche le rappresentanze del personale della Questura di Salerno, degli Uffici delle Specialità, dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, dei familiari delle “Vittime del Dovere” e dei “Caduti in Servizio”, il tutto nel rispetto della normativa sanitaria anti Covid 19.
San Michele (in ebraico “Mi-ka-El” Chi come Dio?), viene rappresentato nell’iconografia come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo di Satana, sconfitto in battaglia. È considerato il difensore del popolo di Dio e il vincitore nella lotta del bene contro il male.
Per queste sue virtù eroiche è stato proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da papa Pio XII il 29 settembre 1949 in omaggio alla “lotta” che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini e per tutelare e proteggere l’ordine pubblico e l’incolumità delle persone.
Anche Mons. Andrea BELLANDI, nella sua omelia, ha ricordato che gli uomini e le donne della Polizia di Stato, come San Michele, lottano per assicurare l’unità nella giustizia, il bel creare e la buona convivenza nella società.
Alle parole di Mons. BELLANDI è seguito l’intervento del Questore Maurizio FICARRA che ha ringraziato tutti i presenti, rinnovando i sentimenti di stima e di amicizia ai responsabili provinciali e agli appartenenti delle altre Forze di Polizia per lo sforzo congiunto messo in campo nella complessa attività di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Un particolare plauso è stato rivolto agli operatori di Polizia che nelle diverse situazioni del vivere quotidiano si sono fatti apprezzare per professionalità, dedizione e sensibilità, dimostrando grande spirito di servizio e di vicinanza ai cittadini.