L’infettivologo dell’università di Torino è il consulente scientifico della sperimentazione di fase tre all’Amedeo di Savoia.
Il farmaco in arrivo fra uno-due mesi ha un’efficacia del 50%. È un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
“L’efficacia di un antivirale non sta solo nella sua formulazione chimica. La facilità di assunzione è un fattore molto importante. Il Covid nei primi 6-7 giorni è una malattia virale. È
in questa fase che il virus si moltiplica nell’organismo. Poi diventa qualcosa di diverso: una malattia infiammatoria, quando si presentano sintomi gravi. Questo vuol dire che gli antivirali, studiati per bloccare la replicazione del virus, devono essere dati nella prima fase della malattia o diventano inutili.
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