“Un dato non scontato – ha spiegato il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio nel corso della conferenza stampa di stamane – in un mutato quadro politico che ha visto, a queste amministrative, aumentare il numero delle liste e dei candidati in campo.
Ringrazio i consiglieri uscenti Massimiliano Natella, Paolo Ottobrino e Veronica Mondany per l’ottimo lavoro fatto nella precedente consiliatura così come l’impegno dell’assessore Tonia Willburger.
Un lavoro, il loro, prezioso in un momento storico reso difficile dalla pandemia, a Salerno così come in tutta Italia. Ringrazio tutti i candidati per aver saputo fare squadra portando in ogni quartiere della città i valori del socialismo e consentendo al Psi, in città, addirittura di aumentare la sua percentuale rispetto al 2016”.
Ora, aggiunge Maraio, “per tutti inizia il secondo tempo, quello più alto, di cambiare questo Paese. Queste elezioni a Salerno – continua il segretario nazionale – così come nel resto d’Italia, ci hanno indicato la strada da seguire: quella di un centrosinistra, che coeso e plurale, può essere l’unico argine all’onda populista di Salvini e Meloni”.
A sedere nei banchi della maggioranza, in consiglio comunale a Salerno, una nuova squadra composta dal capogruppo uscente Massimiliano Natella (955 voti di preferenza); Rino Avella (883 voti di preferenza) e Filomeno Di Popolo (623 voti di preferenza).
“Formulo i miei auguri ai tre consiglieri eletti e auguro loro buon lavoro. Il partito, unitamente alla squadra di consiglieri, già da domani sarà a lavoro per trovarsi pronta ad affrontare gli impegni nel segno della continuità amministrativa. Il turismo e il terziario saranno i punti di riferimento che avremo e sui quali pungoleremo l’amministrazione dando il nostro leale contributo”.
Mario si ritiene soddisfatto anche dal voto di Napoli dove il candidato sindaco Gaetano Manfredi vince al primo turno. “Credo che con Vincenzo De Luca, da anni, la Campania abbia cambiato passo e stia lavorando per far crescere le comunità, dare attenzione alle periferie e per mettere in campo una serie di iniziative anche istituzionali che possano riportare la regione ad avere un ruolo centrale nel Mezzogiorno d’Italia.
Il risultato di Napoli – aggiunge il segretario nazionale – mette in evidenza anche un altro dato, cioè che quando si lavora a un centrosinistra ampio e plurale si riesce a vincere a mani basse recuperando credibilità nell’elettorato e mettendo all’angolo il centrodestra. Da questo punto di vista, ritengo che questo modello, che è anche quello del nostro Governo nazionale, debba essere perseguito evitando andamenti a macchia di leopardo”.