De Luca analizzando il voto ha evidenziato che ”la sinistra è al 22 per cento’‘ cumulando i voti del Pd e del M5s e dunque – ha sottolineato – ”per arrivare al 62 per cento manca qualcosa: manca un fronte moderato civico che rappresenta la grande parte del voto espresso sul candidato vincente”. Rispetto alle affermazioni di vittoria dei dem partenopei, lapidario il commento: ”A Napoli qualche esponente del Pd è abituato a dire idiozie: in città il partito ha il 12,2 per cento”.
Il governatore ha ironizzato anche sulla presenza lunedì sera a Napoli di Conte, Di Maio e Fico per festeggiare Manfredi: “Lunedì sera sono arrivati a Napoli in massa esponenti dei 5stelle, avevamo più dirigenti che voti dei 5stelle”. E rispetto alla foto scattata in quella occasione con Luigi Di Maio, al quale in passato non ha lesinato attacchi, De Luca ha affermato: ”Non sono cambiato io, sono cambiati loro, quelli che hanno coltivato per un decennio la stupidità politica, la linea dell’uno vale uno, che hanno confuso il concetto di casta con quello di elité. E’ importante che siano cambiati e che siano impegnati in un percorso di evoluzione”.
Anche perché secondo De Luca in Italia “non c’è spazio per due forze politiche riformiste, quindi si deve lavorare a una prospettiva unitaria per una grande forza riformista che abbia un respiro europeo e che abbandoni l’aggressività di linguaggio e di comportamenti che in questo decennio che è alle spalle sono stati diffusi dal M5s e dalla Lega. Se il M5s oggi torna con i piedi per terra è un bene per il Paese”. (ANSA).