Ok del governo anche alla riapertura delle discoteche, anche se gli ingressi dovranno essere ridotti. Il massimo della capienza consentito arriverà solo fino al 50% al chiuso e al 75% all’aperto, cifre che avevano scatenato nei giorni scorsi le proteste del sindacato.
Le decisioni del governo arrivano dopo i pareri espressi dal Comitato tecnico scientifico. Ma non sono mancate le polemiche. Non solo i sindacati delle sale da ballo avevano lamentato le restrizioni, ma si erano mobilitate anche alcune forze politiche. “È una presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico. Con questi numeri rischiano di fallire 3mila aziende e 200mila lavoratori”, aveva commentato il leader della Lega, Matteo Salvini.
Per poi aggiungere, sarcasticamente: “Oggi in Cdm porteremo ‘posizioni europeiste’ cioè con riaperture generalizzate, perché soltanto in Italia restano chiuse le sale da ballo e le discoteche”. Prima del Consiglio dei ministri, allora, il leader leghista era stato convocato a Palazzo Chigi. Al termine del colloquio aveva scritto su Twitter: “Un’ora di confronto con il Presidente Draghi. Incontro molto utile: proposte e soluzioni condivise e impegno a confrontarci sul futuro dell’Italia ogni settimana. I giornali scrivano ciò che vogliono: un rapporto leale, franco e diretto risolve ogni problema e trova soluzioni”.
Una nota di Palazzo Chigi aveva fatto sapere: “Al centro del colloquio, che si è svolto in un clima cordiale e costruttivo, il tema della crescita economica. È stato confermato l’impegno del Governo a evitare ogni aumento della pressione fiscale e a proseguire nel percorso delle riaperture, tenendo conto del miglioramento della situazione epidemiologica”.
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