Intanto, però, per le casse del club arrivano buone notizie. Nel rendiconto finanziario consolidato della Lazio al 30 giugno approvato dal Consiglio di Sorveglianza, ci sono somme importanti (quasi 15 milioni di euro) destinate (per l’ultima volta) alla Salernitana. “A far data dal 25 giugno 2021 – si legge nel bilancio del club capitolino – la società, a seguito della costituzione di un trust, non risulta essere più una correlata”. Nella stagione sportiva 2020/21 la Salernitana ha beneficiato di ben 2,72 milioni (790 mila euro già erogati nel primo semestre) “per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari nell’obiettivo anche dell’impiego e della valorizzazione del proprio patrimonio sportivo soprattutto del Settore Giovanile”. La fetta più consistente, però, deriva dall’affare Akpa Akpro, che rientra negli investimenti della Lazio per oltre 12 milioni (quasi 100 mila euro erano già stati iscritti a bilancio nei conti semestrali al 31 dicembre 2020) per premi di valorizzazione e acquisto di diritti alle prestazioni sportive dei calciatori. “Non è stato pagato ancora nulla, si tratta di premi legati al raggiungimento di determinati obiettivi, che matureranno eventualmente in 5 anni”, si è affrettato a precisare nei giorni scorsi Lotito. In ogni caso, visto che il giocatore è stabilmente nelle rotazioni di Sarri (come lo era in quelle di Simone Inzaghi), la Salernitana potrà disporre di un vero e proprio tesoretto.
Salernitana, l’operazione Akpa Akpro prevede bonus importante per società granata
I tifosi della Salernitana storcono il muso di fronte al nuovo comunicato dei trustee che non ritengono valide le offerte pervenute entro fine settembre e procrastinano il termine per la presentazione di proposte vincolanti al 15 novembre. In buona sostanza, Isgrò e Bertoli, visto che nessuno ha raggiunto il valore minimo fissato dalla perizia, hanno deciso di cambiare le carte in tavola in corso d’opera, scontentando coloro i quali avevano già mosso passi ufficiali, che si sarebbero lamentati di questo comportamento anche con rappresentanti della Figc. La speranza, come confermato da Marchetti e Fabiani a distanza ravvicinata, è quella di riuscire a completare le operazioni entro la fine di novembre, senza avvicinarsi pericolosamente al termine del 31 dicembre, stabilito (e ribadito) da Gravina.
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“che matureranno eventualmente in 5 anni” è la frase chiave per capire che chi comprerà la Salernitana vanterà un credito di 12 milioni dalla dubbia esigibilità. Infatti la somma di 12 milioni è la cifra massima riconoscibile a favore della Salernitana in misura dell’utilizzo e del rendimento del calciatore. Fin quando Lazio e Salernitana appartenevano allo stesso soggetto, questi spostamenti contabili equivalevano a spostamenti di denaro dalla tasca destra a quella sinistra. In futuro sarà diverso e questo allontana i compratori.